Home Reggio Emilia Reggio E.: ”No alle classi separate, così si acuiscono le tensioni”

Reggio E.: ”No alle classi separate, così si acuiscono le tensioni”


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Sul tavolo dell’Assessorato alla Solidarietà della Provincia ci sono i risultati di una ricerca sui ricongiugimenti familiari promossa dallo stesso Assessorato, che ha messo ai raggi X il fenomeno sull’intero territoriale provinciale. In particolare i dati hanno confermato come tale pratica, solo all’apparenza burocratica, interessi prevalentemente donne e minori. Da qui una necessaria riflessione sulle politiche di integrazione che devono essere incentrate sui diritti della donna immigrata da un lato e sull’integrazione scolastica dei minori dall’altro lato.

Proprio in merito a questo ultimo punto, occorre considerare che le strade da intraprendere possono essere diverse (proprio ieri la Camera ha approvato un provvedimento che di fatto istituisce le classi separate) e che molto della futura convivenza civile di un Paese dipenderà dalla sua capacità di integrare proprio i più giovani.
I risultati dettagliati della ricerca – prodotta nell’ambito di un più ampio progetto denominato “Famiglie immigrate ricongiunte”, che si svilupperà anche attraverso sei conferenze, una in ogni distretto, la prima questa sera a Guastalla – e le varie riflessioni che ne conseguono sono stati i temi al centro di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Provincia. Alla conferenza stampa erano presenti l’assessore alla Solidarietà Marcello Stecco, la professoressa Mara Tognetti Bordogna, Docente di Politiche sociali e Politiche dell’Immigrazione, Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e Maria Lodovica Fratti, Dirigente del Servizio Programmazione sociale, sanitaria e abitativa della Provincia.
L’assessore Marcello Stecco ha sottolineato come donne e minori rappresentino il fulcro nella scommessa dell’integrazione: “Anche a Reggio non bisogna abbassare la guardia rispetto ad episodi di violenza e di intimidazione nei confronti delle donne immigrate, che si ripetono con troppa frequenza. In particolare chiediamo alle comunità di immigrati, a fronte di episodi di violenza, di assumere chiare posizioni e di rompere le piccole o grandi omertà che a volte si producono attorno a questi fatti”. Per quanto riguarda i minori e i giovani stranieri in generale, l’assessore Stecco ha colto l’occasione, alla luce anche della mozione della Lega nord approvata in questi giorni alla Camera sulle cosiddette classi di inserimento: “La nostra posizione è di netta contrarietà ad un provvedimento che di fatto istituisce le classi separate. Questa è una strada destinata ad aumentare le tensioni anziché favorire una buona integrazione. Il problema, che pure esiste, non va affrontato isolando e dividendo, ma favorendo percorsi paralleli, complementari ma non alternativi alle classi di appartenza, di acquisizione della lingua italiana e delle nozioni basilari di educazione civica”.

E a proposito di ricongiungimenti, la ricerca condotta sull’intero territorio provinciale, ha confermato come siano proprio le donne e i minori le categorie più interessate da questa pratica: “Differenze nella tipologia del fenomeno si registrano a seconda del paese di origine, con incidenza quindi di fattori culturali, e a seconda della fascia di età – ha spiegato Mara Tognetti Bordogna – A chiedere il ricongiungimento sono prevalentemente gli uomini e lo fanno per la moglie, in fascia di età riproduttiva, o per i figli in fascia di età scolastica o lavorativa”.
Differenze sensibili si registrano a seconda del paese di origine, con incidenza quindi di fattori culturali su queste scelte”. In totale nel biennio 2004-2005 i ricongiungimenti sull’intero territorio provinciale sono stati 1.683.

Dopo la ricerca, i seminari. Il progetto, denominato “Famiglie immigrate ricongiunte”, dopo la ricerca prosegue ora con un ciclo di sei conferenze, una per ogni distretto del territorio, sulla cittadinanza attiva. Ad illustrare il ciclo di seminari è stata Maria Lodovica Fratti, dirigente del servizio Programmazione sociale della Provincia. Il primo appuntamento è questa sera a Guastalla dove, nel teatro comunale Ruggeri (via Verdi), dalle ore 20.30 alle 23.30 si discuterà di integrazione scolastica, con amministratori, sindaci, esperti e professionisti, oltre che con l’assessore alla Solidarietà della Provincia Marcello Stecco e con Mara Tognetti Bordogna. Gli incontri proseguiranno poi nelle prossime settimane a Montecchio, Reggio Emilia, Scandiano, Castelnovo Monti e Correggio.