Giornata tutta modenese per il segretario generale della Cgil Gugliemo Epifani, martedì 21 ottobre. Il segretario Cgil parteciperà in mattinata (ore 9.30-14) all’Attivo provinciale di delegati e attivisti presso la Polisportiva Modena Est (via Indipendenza 25) per affrontare le questioni sindacali all’ordine del giorno: dalla richiesta al Governo di apertura di tavoli per l’adozione di misure anti-crisi a sostegno di occupazione, salari e pensioni, alla trattativa in corso sulla riforma del modello contrattuale che vede riconfermato il dissenso della Cgil sulle linee guida predisposte da
Confindustria e condivise da Cisl e Uil.
Nel pomeriggio sarà invece all’incontro-assemblea rivolto al mondo dell’università e della formazione per discutere con docenti, ricercatori, insegnanti di scuola primaria media e superiore, studenti e personale
tecnico-amministrativo.
L’incontro “Costruire il presente, abitare il futuro: conoscenza, saperi e formazione” avrà luogo all’Auditorium della Fondazione Marco Biagi (largo M.Biagi 10) dalle ore 16 alle 19 alla presenza, fra gli altri, del rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Giancarlo Pellacani.
In mattinata l’Attivo provinciale della Cgil modenese riunirà quasi 500 fra delegati e attivisti sindacali.
Alle ore 9.45 il segretario Cgil di Modena Donato Pivanti terrà la relazione d’apertura, seguirà il dibattito a partire dalle ore 10.20 e le
conclusioni di Guglielmo Epifani intorno alle ore 13.15. Presiede la riunione Rossana Trenti, organizzatore della Cgil di Modena.
Fra i temi all’ordine del giorno, la drammaticità della crisi e gli effetti che essa avrà sull’economia e su redditi, occupazione e investimenti. Per la Cgil la priorità sta nell’adozione da parte del Governo di provvedimenti anti-crisi, e per questo rivendica l’apertura di due tavoli con le parti
sociali: uno su prezzi, tariffe e scelte fiscali a favore dei redditi medio-bassi (sulla base delle richieste della piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil), l’altro su interventi economici a sostegno di ammortizzatori sociali per precari e lavoratori delle piccole-medie imprese, rilancio del
welfare, avvio di piani straordinari anticiclici (a cominciare dalle infrastrutture).
Fra gli argomenti in discussione anche la trattativa sulla riforma del modello contrattuale, con la riconferma del giudizio negativo della Cgil
alla proposta di Confindustria che ha trovato la condivisione di Cisl e Uil nell’ultimo incontro del 10 ottobre.
Ora il tavolo sarà allargato anche tutte le altre controparti datoriali, Governo compreso, che era una delle richieste principali della Cgil. In
caso di allargamento del tavolo la Cgil andrà al confronto mantenendo le posizioni e i giudizi assunti sul documento confindustriale.
All’Attivo verranno inoltre proposte iniziative tese a coinvolgere i lavoratori attraverso assemblee e pronunciamenti, e per definire azioni di lotta a sostegno delle richieste della Cgil e contro il documento di Confidustria. Documento che per la Cgil non consente di aumentare le
retribuzioni in base all’inflazione realisticamente prevedibile, imbriglia la contrattazione in un rigido sistema di regole e sanzioni, non prevede
nessun allargamento della contrattazione di secondo livello, prefigura la costituzione di Enti bilaterali finalizzati a modificare il ruolo e la
natura del sindacato ed è in linea con il disegno del governo finalizzato a ridurre diritti e prestazioni di welfare per l’insieme dei cittadini.
Nel pomeriggio alle ore 16, Epifani sarà all’Auditorium della Fondazione Biagi all’incontro rivolto al mondo dell’università e della formazione per discutere, con docenti universitari, ricercatori, insegnanti di scuola media e superiore, studenti, personale tecnico-amministrativo, di promozione e valorizzazione dell’istruzione e dei saperi, di ricerca e
innovazione tecnico-scientifica, politiche sindacali per Università e Istruzione pubblica.
Prima iniziativa di questo genere promossa in Italia dalla Cgil con la presenza del suo segretario generale, l’incontro-dibattito si apre alle ore
16 con l’intervento di Donato Pivanti segretario Cgil Modena. A seguire alle ore 16.15 il saluto del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia Giancarlo Pellacani, poi la relazione di Gugliemo Epifani e il dibattito con gli interventi di docenti, ricercatori e studenti, e a finire le conclusioni di Epifani (previste alle ore 17.30 circa). Coordina l’incontro Cinzia Cornia segretaria sindacato
scuola-università Flc/Cgil Modena.
La Cgil di Modena insieme alla categoria dei lavoratori della conoscenza Flc/Cgil ha promosso questo incontro consapevole della centralità che
rivestono istruzione, ricerca e innovazione per la crescita e il progresso del Paese e della stretta relazione esistente tra investimenti in
ricerca-istruzione e qualità dello sviluppo, qualità del lavoro, tenuta del sistema di welfare, inclusione e coesione sociale. Esigenze rese ancora più evidenti sia dal processo di globalizzazione che dalla necessità di
ripartire dal lavoro per ricostruire una società non più basata sull’“economia di carta” e sul capitalismo finanziario.
Per questo la Cgil da sempre mette al centro della propria iniziativa, i temi della qualità del nostro sistema educativo e formativo. La Cgil chiede che si aumentino le risorse, in particolare per l’università, e spenderle meglio per migliorare la qualità dell’offerta formativa. L’Italia spende per l’istruzione meno rispetto alla media Ocse: la spesa italiana in
rapporto al PIL è del 4,7% contro il 5,8% della media Ocse.
I tagli decisi dal Governo e dal Ministro Gelmini su scuola e università purtroppo vanno nella direzione opposta, non valorizzano l’istruzione
pubblica e non contrastano la dispersione scolastica, riducono il ruolo del pubblico a vantaggio dei privati, prefigurano la riaffermazione di anacronistiche e ingiuste gerarchie sociali.
Per questo la Cgil ribadisce la propria preoccupazione anche per il disegno
di privatizzazione di scuole e università attraverso la trasformazione in fondazioni di diritto privato.