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Progetto legge agriturismo: critica la posizione di Fipe Ascom e Fiepet

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Critica la posizione di Confcommercio e Confesercenti rispetto al nuovo progetto di legge in materia di agriturismo, approvato in Giunta la scorsa estate, e che è stato discusso ieri nel corso di un’Udienza conoscitiva in Regione. Le Associazioni del commercio e del turismo più rappresentative dell’Emilia Romagna fanno fronte comune rispetto a una legge che, così strutturata, rischia di alterare gli equilibri del comparto ricettivo e della ristorazione regionali.

“Non abbiamo nulla contro l’Agriturismo in sé – chiarisce Luca Marchini, Presidente di Fipe Confcommercio Modena – chiediamo soltanto parità di condizioni e rispetto delle regole per chi opera sul mercato: nell’agriturismo le attività di ristorazione e di accoglienza devono rimanere in ogni caso complementari a quella agricola. In caso contrario, l’agriturismo si deve trasformare in una impresa commerciale”.
“Considerato la caratteristica imprenditoriale che ha assunto il fenomeno agrituristico nella nostra Regione, che conta ben 809 strutture e altre 533 in attesa di aprire, è necessario evitare fenomeni di concorrenza sleale – afferma Pellegrino Buffagni Presidente di Fiepet Confesercenti Modena – sia per quanto riguarda la ristorazione che per la ricettività, prevedendo le stesse norme urbanistiche ed igienico-sanitarie richieste dalla disciplina dell’attività ricettiva e dei pubblici esercizi, nonché le opportune limitazioni in termini di numero dei pasti e ospitalità”.
Il testo di legge sugli agriturismi, che ad oggi non ha recepito, se non in minima parte, le numerose osservazioni presentate in questi mesi dalle categorie del commercio e del turismo, verrà discusso questo pomeriggio all’interno di un’Udienza conoscitiva fortemente richiesta dalle rappresentanze economiche del settore, proprio per poter presentare quegli emendamenti necessari a tutelare le attività di ristorazione e ricettive tradizionali e a contrastare il diffondersi di “falsi agriturismi”.
“Considerato il peso delle nostre imprese nel comparto turistico regionale – commenta il Segretario Provinciale Fipe Confcommercio Modena Luca Ascari – crediamo che sul nuovo progetto di legge occorra da parte della Regione un coinvolgimento adeguato al ruolo della nostra Organizzazione. E’ opportuno che il progetto di legge segua un iter legislativo appropriato alla rilevanza del tema trattato, senza il ricorso a provvedimenti di urgenza, e che le nostre federazioni siano fin d’ora coinvolte nella stesura e nelle definizione delle future delibere attuative della legge”.
“L’esperienza dell’attuale L.R. 26/94 va superata introducendo criteri più selettivi di qualità, tipicità, legame col territorio e con le aziende agricole – sostiene il Segretario Fiepet Confesercenti Modena Alberto Crepaldi – e va intensificata l’azione di controllo; quindi il p.d.l. sull’attività agrituristica attualmente in discussione a livello regionale va modificato e migliorato, sia per garantire parità di trattamento tra le diverse attività economiche, che per fornire valore aggiunto al turismo regionale”.

Sono cinque i punti della nuova legge che presentano le maggiori criticità da un punto di vista operativo: il vincolo della connessione e la complementarietà tra attività agricola e agrituristica, che nel progetto di legge attuale è solo parzialmente esplicitato; il rischio di un aumento indiscriminato dei volumi dell’ospitalità e somministrazione di pasti e bevande, reso possibile dalle tante deroghe previste nella legge, che si chiede vengano abrogate; la garanzia della provenienza dei prodotti esclusivamente dall’azienda agricola e dal territorio regionale, per tutelare e garantire la tipicità e la qualità dei prodotti; la necessità di chiarimento sul tema degli immobili agrituristici che rischia di portare a pericolose speculazioni immobiliari; infine gli aspetti relativi alla vigilanza e ai controlli.