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Francesco Sylos Labini a Reggio per una lezione-incontro dedicata all’economia


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Secondo appuntamento per la Scuola di Etica e Politica “Giacomo Ulivi”. Domani, martedì 21 ottobre, alle ore 21 alla Gabella di via Roma sarà ospite di Reggio Emilia Francesco Sylos Labini, docente dell’Università “La Sapienza” di Roma e figlio dell’economista Paolo Sylos Labini.

Dal 2005 Francesco Sylos Labini è uno dei fondatori dell’associazione dedicata al padre che si occupa di ricerca e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi dell’economia, promozione di una cittadinanza consapevole e libertà di informazione.

Oltre che grande economista, Paolo Sylos Labini è ricordato per essere stato una figura dall’alto rigore morale. Sono passate alla storia non soltanto le battaglie condotte negli ultimi anni della sua vita, infatti nel 1974 Paolo Sylos Labini si dimise dal comitato tecnico-scientifico del Ministero del Bilancio, di cui faceva parte da circa dieci anni, quando Giulio Andreotti, ministro in carica per quel dicastero, nominò Salvo Lima come sottosegretario, che già all’epoca era comparso varie volte nelle relazioni della Commissione parlamentare antimafia ed era stato oggetto di quattro richieste di autorizzazioni a procedere nei suoi confronti.
Prima delle dimissioni, Sylos Labini sollevò il problema con l’allora Presidente del Consiglio Aldo Moro, il quale affermò di non poter fare nulla in quanto “Lima è troppo forte e troppo pericoloso”. Sylos Labini si rivolse allora direttamente ad Andreotti, affermando: “O lei revoca la nomina di Lima, che scredita l’immagine del ministero, o mi dimetto”. Andreotti non lo lasciò nemmeno finire e lo liquidò rinviando il discorso.

Grande economista, Paolo Sylos-Labini, è stato professore di Economia presso le Università di Catania e Bologna e, professore di Economia Politica presso il dipartimento della facoltà di Scienze Statistiche Demografiche ed Attuariali dell’Università “la Sapienza” di Roma. Era noto negli ambienti della ricerca economica internazionale per i suoi numerosi studi sullo sviluppo economico, sull’inflazione, e sulla macroeconomia.
All’indomani della sua morte il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha voluto ricordarlo con queste parole: «Illustre economista, profondo conoscitore delle scienze sociali, ha formato con passione e dedizione generazioni di giovani, trasmettendo loro perseveranza e rigore scientifico, traducendo con lucidità complesse analisi macroeconomiche in acute diagnosi sociali».

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