Home Politica Filippi (PDL): serve maggiore collaborazione tra sistema sanitario e università

Filippi (PDL): serve maggiore collaborazione tra sistema sanitario e università


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Nell’ascoltare la risposta dell’Assessore Bissoni ho colto una visione troppo rigida e blindata dell’attuale sistema sanitario portato avanti dalla maggioranza regionale. Ci sono leggi, indirizzi programmatori, protocolli che prevedono già tutto. E’ vero! Se poi le cose non vengono fatte e i protocolli non vengono rispettati cosa succede? Nulla! Così il Consigliere regionale Fabio Filippi(PDL).

Con riferimento al campo della Formazione su cui verte la sua risposta, vengono citate Normative (LR 29/04, DGR 1546/06, Dlgs 368/99, DGR 2152/07) e Protocolli di intesa noti. Da essi traspare la “volontà” dell’integrazione Università-Regione, l’impegno alla formazione professionalizzante dei medici di medicina generale, lo “sforzo” della educazione continua….., ma tutto ciò è poi realizzato ? O rimane scritto e basta?
Possiamo dire, che i contenuti dell’assistenza primaria, comprendente il campo della promozione della salute ed i metodi che auspichiamo (formazione multiprofessionale ed intersettoriale) non vengono adeguatamente sviluppati in ambito regionale. E’ proprio su questi aspetti che avevo focalizzato l’attenzione nell’ambito del documento di interpellanza.

Siamo fermamente convinti che ogni modello assistenziale richieda per la sua attuazione, una adeguata Formazione. Il modello assistenziale che oggi la Regione Emilia Romagna promuove (Assistenza Sanitaria Primaria) richiede cambiamenti della attuale Formazione, ancora monoprofessionale e basata sulla diagnosi e cura ospedaliera.
Per rispondere ai bisogni complessi di salute serve una Formazione nuova, multiprofessionale ed intersettoriale, in grado di creare in tutti i professionisti una base culturale comune di competenze in cui possano inserirsi gli specifici professionali dei singoli operatori sanitari e sociali.
Solo investendo nella Formazione multiprofessionale si potrà arrivare a gestire la complessità dei numerosi pazienti anziani, disabili, con polipatologia, terminali. Tale Formazione deve iniziare nel pre-laurea, continuare nel post-laurea soprattutto nei Corsi ECM (Educazione Continua Medica) ed essere garantita dalla azione congiunta di Università e Regione (Aziende Sanitarie).
Pertanto, tenendo conto delle Normative esistenti e degli Organismi istituzionali regionali auspichiamo in ambito regionale l’attuazione di Tavoli di Lavoro specifici per la Formazione multiprofessionale con obiettivi di:
Superare la quasi incomunicabilità fra ospedale e territorio per garantire la continuità assistenziale.

Serve formazione comune fra operatori ospedalieri e del territorio che consenta la comunicazione oggi mancante basata su linguaggio, metodi e strumenti comuni
Superare la poca comunicabilità fra sanitario e sociale e garantire piani assistenziali integrati.
Migliorare le competenze all’interno dei NCP (Nuclei Cure Primarie) e garantire lavoro di equipe.

Coinvolgere la partecipazione del 3° settore ed in particolare del volontariato per fornire risorse che umanizzano i servizi.

Promuovere la salute per consentire ai soggetti sani uno stile di vita che riduca il rischio di ammalarsi.

Ci rendiamo conto della difficoltà che si incontrano a stimolare un processo di cambiamento così importante, di cui probabilmente la maggioranza regionale si rende conto, ma che non è ancora in grado di attuare.

Fabio Filippi