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Reggio E.: scuola, il Consiglio comunale approva quattro documenti


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“Non ho mai assunto un atteggiamento pregiudizialmente contrario a questo Governo e al ministro Gelmini. Sono infatti convinta che la riforma della scuola richieda una larga intesa, che oso definire Costituzionale, e che non si possa cambiare politica scolastica ogni volta che si cambia governo. Purtroppo, ho dovuto ricredermi e invocare la necessità di qualità e non di tagli. La scuola italiana non è un’azienda e non va gestita come tale”. Lo ha detto l’assessore alla Scuola, Università e Giovani Iuna Sassi, nel corso della seduta che ieri il Consiglio comunale ha interamente dedicato ai provvedimenti del Governo sulla scuola, al termine della quale ha approvato due ordini del giorno e due mozioni di iniziativa popolare.


L’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd Vecchi, sottoscritto dai gruppi di maggioranza e dalle liste civiche, è stato approvato con i 23 voti a favore dei gruppi proponenti e i 7 contrari delle opposizioni.
Nel documento si esprime “fermo dissenso circa le scelte del Governo e del Ministro, che possono indebolire irreparabilmente la struttura stessa della scuola, la sua presenza nel territorio, la sua funzione di promozione sociale e culturale” e si invita la Giunta a “proseguire, per quanto possibile, il proprio impegno nel campo della promozione delle politiche per l’educazione e la diffusione del sapere ed a promuovere il più vasto confronto con gli altri enti locali e le loro associazioni, con i Parlamentari eletti dalla città, ed in primo luogo, con i genitori e gli insegnanti, perché si possa esprimere una vasta e consapevole opinione istituzionale e sociale a favore di una scuola pubblica garante del diritto ad una educazione scolastica di qualità”.
Approvato, con votazione analoga (22 voti a favore, 7 contrari, astenuti i due consiglieri di Italia popolare), anche un odg promosso dal capogruppo Pdci Vena e sottoscritto dalla consigliera del Pd Cavatorti che, tra l’altro, invita la Giunta regionale “a ricorrere alla Corte costituzionale contro la Legge 133/2008 per quanto riguarda l’organizzazione della rete scolastica”.
Approvate, infine, con il medesimo risultato numerico (23 voti a favore, 7 contrari) entrambe le mozioni di iniziativa popolare.
Con la prima, presentata dalla prima firmataria Loredana Visciglia, si impegna la Giunta a “chiedere ufficialmente al Governo il ritiro del decreto legge 137/2008”.

La seconda mozione, presentata dalla prima firmataria Lidia Gloria, impegna invece la Giunta a “chiedere ufficialmente al Governo la modifica della legge 133/2008”, relativa al personale scolastico.