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A.C.Modena: blocchi del traffico illogici, costosi e inutili per l’ambiente


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“Non ha usato mezzi termini il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, per bollare come “demagogici” e di “facciata” provvedimenti quali i blocchi della circolazione e le targhe alterne.- Dice l’ing. Orlandi – “Non sono soluzioni serie, anzi: non sono affatto soluzioni”.

Gli automobilisti non sono insensibili alla salute pubblica, che è anche la loro salute, perciò dicono basta a questi provvedimenti e chiedono interventi seri, strutturali e permanenti.

“I blocchi, le domeniche a piedi, le limitazioni alla circolazione, gli eco-pass e altre ingegnose trovate, non risolvono il problema di un aria pulita. – prosegue il presidente – Ciò significa che gli interventi generalizzati di limitazione della mobilità privata non soltanto, non producono benefici in termini ambientali, ma si fanno sentire anche nelle tasche degli italiani”.

Occorre ridurre le emissioni dei veri responsabili dell’inquinamento: centrali elettriche (che producono il 25% della CO2), riscaldamenti domestici (23%) e industrie (19%). Bisogna giungere a un’adeguata gestione della sosta sia in termini tariffari, di maggiore disponibilità di posti e modificare – alternandoli – gli orari di scuole, uffici, servizi pubblici e negozi, in modo da evitare che tutti siano costretti a muoversi nelle stesse ore.

“Sono anni ormai – come noto – che la soluzione più semplice e più comoda per le amministrazioni locali è limitare l’uso dell’auto privata, spesso in maniera discriminata e poco razionale, senza tenere conto del rischio di esclusione sociale per molti cittadini che non dispongono di una valida alternativa al mezzo privato”.

Il vero problema è che in Italia si fa fatica a creare una nuova cultura della mobilità.

“L’Aci non si erge a difensore dell’utilizzo dell’automobile a tutti i costi. –conclude-Se oggi più del 75% degli italiani usa l’auto per andare a lavorare, malgrado la cronica assenza di parcheggi e gli elevatissimi costi di gestione, il motivo è ben noto: la mancanza di un trasporto pubblico efficiente e un sistema d’intermodalità nei trasporti che continua a esistere solo nei sogni. Gli enti locali devono abbandonare la politica dell’emergenza. Il traffico e l’inquinamento non si possono fronteggiare con interventi sporadici ed isolati. Bisogna pensare al fabbisogno di mobilità dei cittadini già in fase di definizione dei piani di sviluppo urbanistico”.