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Domani visita guidata al parco di Santa Giulia


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Una camminata all’interno del Parco della Resistenza di monte Santa Giulia di Monchio (Palagano) con visita guidata alle tre tartufaie sperimentali coltivate e controllate realizzate dalla Provincia di Modena.

L’iniziativa si tiene domani, domenica 26 ottobre, nell’ambito della Sagra del Tartufo. I partecipanti saranno accompagnati da Alessandra Zambonelli, docente dell’Istituto di Micologia dell’Università di Bologna e autrice del libro “Appennino modenese terre da Tartufo” edito da Giorgio Mondadori e finanziato dalla Provincia.
Insieme all’esperta ci saranno anche alcuni tartufai con i loro inseparabili cani, per offrire l’opportunità di conoscere meglio il tartufo, l’ambiente in cui si sviluppa e vedere all’opera “i cercatori” nella raccolta di questo preziosissimo fungo sotterraneo.
L’appuntamento è alle ore 10 con partenza in pulmino da Montefiorino, in prossimità dell’oratorio degli Zerbini all’ingresso del paese. Il rientro a Montefiorino è previsto per le 13,30 per un rinfresco aperitivo. La passeggiata non presenta difficoltà ed è aperta a tutti. In caso di maltempo l’iniziativa si svolgerà presso una sala della Rocca di Montefiorino, con proiezioni di diapositive sui tartufi e sul loro uso in cucina, sempre a cura di Alessandra Zambonelli.
Nel 1999 all’interno del Parco d Monte S. Giulia in località Monchio di Palagano, la Provincia di Modena, attraverso una convenzione con il Centro di Micologia del Dipartimento di Protezione e valorizzazione agroalimentare dell’Università di Bologna, ha realizzato tre tartufaie coltivate sperimentali di cui una di Tartufo bianco pregiato (“T.magnatum”) della superficie di ha 0,20 e due di Tartufo Nero (“T.uncinatum”) della superficie complessiva di ha 0,85 circa.
La sperimentazione, non ancora conclusa, prevede di individuare le tecniche più indicate a favorire la coltivazione del tartufo rispetto a lavorazione del terreno, uso di prodotti pacciamanti, pulizia dalle infestanti. La raccolta, comunque, non è ancora iniziata in quanto il tempo medio di sviluppo del tartufo è di circa 12 anni, pertanto solo ora si iniziano ad avere i primi risultati a livello di micorrizzazione con la presenza di miceli sulle radici delle piantine. La raccolta del tartufo all’interno di tali aree è vietata e sarà consentita esclusivamente a fini sperimentali.