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Reggio E.: “Con le radici in aria”, immigrazione e integrazione


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Con le radici in aria” è l’iniziativa culturale che l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia assieme Centro di ricerca del Laboratorio di Studi Linguistici e Multimediali “Gabrina degli Albeti” della Fondazione Studium Regiense promuove da ottobre a novembre 2008 proponendo una serie di appuntamenti letterari ed una rassegna cinematografica dedicati ai temi dell’immigrazione e dell’integrazione.

Cinema e letteratura come suggerimento per numerosi incontri che accompagnino i partecipanti lungo un’analisi delle trasformazioni sociologiche e culturali conseguenti sia ai fenomeni di immigrazione che alle relative azioni di integrazione.
Dopo i primi incontri letterari, avrà il via, da martedì 28 ottobre 2008 alle ore 17.00 presso la Mediateca della Biblioteca Universitaria Interdipartimentale di Reggio Emilia (viale Allegri, 9), la prevista rassegna cinematografica che si aprirà con la proiezione della commedia inglese “East is East” introdotta da una breve presentazione della prof.ssa Elisa Bussi.

Elisa Bussi
Ha insegnato lingua inglese presso varie università e in particolare ha tenuto corsi presso le università di Parma e Modena e Reggio Emilia. Si è occupata di vari ambiti di ricerca nel campo della lingua inglese e, in anni recenti, ha concentrato il suo interesse sul rapporto tra letteratura e cinema, i problemi della trasposizione, la letteratura e il cinema del post-colonialismo, pubblicando numerose opere in merito.
East is East (GB, 1999)
A Salford, sobborgo di Londra, nel 1971, abita George Khan, negoziante pakistano e musulmano osservante, con moglie cattolica del Lancashire e sette figli – una femmina e sei maschi, uno dei quali è gay – contaminati dalla cultura free degli anni ’70. Da una pièce di Ayab Khan Din, messa in scena con successo al Royal Court Theatre e adattata dall’autore, ne nasce un drammatico conflitto culturale e familiare risolto in cadenze di commedia. Primo film di Damien O’Donnel. Premio Bafta (British Academy) per il miglior film britannico dell’anno.