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Carpi: Confesercenti, gli effetti della stretta creditizia


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Dall’osservatorio sul credito della Confesercenti di Carpi emerge che la crisi finanziaria delle ultime settimane non ha modificato in maniera pesante l’atteggiamento degli Istituti di Credito nei confronti delle piccole e medie imprese commerciali. Non si assiste a repentine richieste di rientro dagli affidamenti o al diniego netto verso richieste di finanziamento.

“E’ comunque evidente – osserva Daniele Cavazza, direttore di Confesercenti Carpi- che la situazione dell’economia già in recessione e con previsioni negative spinge le banche a richiedere sempre maggiori garanzie a fronte di affidamenti e finanziamenti. Inoltre il maggior grado di rischio valutato dalle banche spinge le stesse ad alzare il saggio di interesse sulle operazioni più esposte”.

Di converso si nota da parte delle piccole e medie imprese commerciali un minor ricorso al credito. La tendenza è in atto già dal settembre dello scorso anno quando i tassi cominciarono ad aumentare in modo deciso. Questa dinamica ha portato ad una contrazione delle richieste di finanziamenti per investimenti del 25% e di finanziamenti per liquidità del 15%.

I dati dimostrano come anche le piccole e medie imprese commerciali restino molto prudenti in una fase così tormentata dell’economia e tendano ad una gestione il più possibile di mantenimento delle posizioni acquisite. Per ridare fiato a chi ha il coraggio di investire chiediamo agli Istituti di Credito di valutare il più possibile la bontà dei progetti e dei business plan che vengono presentati e non solo le garanzie reali prestate.

“Alle Istituzioni Locali chiediamo invece di concedere ulteriori contributi alle cooperative di garanzia e consorzi fidi in modo che possano contribuire ad abbattere i tassi di interesse che in questo momento per le ragioni sopra esposte rimangono comunque alti”. Conclude Cavazza.