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Inaugura giovedì la 31/a stagione del Teatro Storchi di Modena


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Giovedì 30 ottobre si inaugura la trentunesima stagione del Teatro Storchi di Modena curata artisticamente da Emilia Romagna Teatro Fondazione. Ospite sul palco dello Storchi: Vita di Galileo di Bertolt Brecht per la regia di Antonio Calenda di cui è protagonista Franco Branciaroli.

Vita di Galileo rappresenta forse, a più di cinquant’anni dalla morte del suo autore, l’opera brechtiana più avvincente e ricca di ambiguità, quella che con maggior urgenza e incisività ci invita a riflettere sul nostro tempo. Brecht si rivela in quest’opera come dice Claudio Magris «insieme un innovatore d’avanguardia e un classico pieno di sapienza (…) uno dei pochi in grado di conciliare la ragione, la comprensione sociale del mondo e la fantasia più libera e sfrenata che reinventa il mondo». In questo allestimento diretto da Antonio Calenda di cui è protagonista Franco Branciaroli, si ripercorre la parabola della vita del grande scienziato pisano, la sua esistenza densa di entusiasmi, affermazioni, sconfitte, intuizioni. Il Galileo brechtiano è una figura ritratta in tutta la sua palpitante pienezza, un eroe negativo ma ricco di tratti positivi, colto nelle sua contraddittorietà, nei suoi chiaroscuri, nella sua tempra coraggiosa di scienziato che improvvisamente si tinge di umanissima vulnerabilità. La rivelazione più clamorosa riguarda il Modello Copernicano: non è Galileo ad intuirlo per primo, ma per primo riesce a dimostrarlo scientificamente. Le conseguenze di tale dimostrazione sono dirompenti: la Chiesa non è disposta ad abbandonare la teoria tolemaica del geocentrismo, l’Inquisizione processa Galileo e gli pone una scelta fra le più laceranti: restare fedele a sé stesso, agli allievi e alla scienza oppure salvarsi, abiurando le teorie rivoluzionarie? Lo scienziato decide per la salvezza. «Spero che l’opera riesca a mostrare come la società estorca ai propri individui quanto da essi le serve» scrive Bertolt Brecht nella premessa alla versione americana di Vita di Galileo. «L’impulso scientifico – prosegue – che è un fenomeno sociale, non meno voluttuoso e tirannico dell’impulso sessuale, porta Galileo su un terreno pericolosissimo e lo spinge in un doloroso conflitto col suo violento desiderio di altri piaceri. Egli punta il cannocchiale verso le stelle e si consegna ai suoi torturatori. Alla fine, coltiva la sua scienza come un vizio, in segreto, probabilmente in preda ai rimorsi. Di fronte a questa situazione, è impossibile caldeggiare la sua esaltazione totale o la sua totale condanna». Vita di Galileo rimane un testo di grande attualità, ricco di spunti di riflessione per l’uomo contemporaneo, dibattuto nella scelta fra anelito al potere e responsabilità, fra conformismo e isolamento.

Vita di Galileo: dal 30 ottobre al 1 novembre ore 21, il 2 novembre ore 15,30.
Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15, Modena;
Biglietteria Via Scudari 28, Modena – Tel 059 2032993. Orari: martedì e sabato dalle 10 alle19;
mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13; venerdì dalle 15 alle 19. Biglietti da € 24 a € 12.
Biglietteria telefonica Tel. 059 2136021 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.
Informazioni e vendita on line: Emilia Romagna Teatro.