Home Bassa modenese Le risposte alle interrogazioni dell’ultimo Consiglio comunale carpigiano

Le risposte alle interrogazioni dell’ultimo Consiglio comunale carpigiano


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Situazione del settore edile e Reparto di Emodinamica dell’ospedale Ramazzini sono stati due tra gli argomenti affrontati nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì 30 ottobre a Carpi.

In due interrogazioni Luca Ghelfi dei Liberali-Popolari verso il Partito della Libertà ha chiesto infatti lumi all’amministrazione su questi temi: sulla situazione del settore edile Ghelfi ha domandato in primis quali siano i principi di riferimento in base ai quali la Giunta ha pianificato l’urbanizzazione cittadina, e ha poi richiesto dati e cifre su indici di cubatura, appartamenti costruiti e sfitti, permessi di costruzione e infine una valutazione della Giunta sulla situazione attuale.

L’assessore all’Urbanistica Mirco Arletti ha replicato ricordando che il nuovo Prg del 2002, giunto dopo 12 anni di attesa, ha portato ad un boom edilizio nel periodo 2003-2006 e ad un successivo esaurimento di esso; che gli indici di cubatura medi sul territorio comunale dovrebbero aggirarsi sullo 0.5-0.6 per metro quadrato; che negli ultimi dieci anni a Carpi sono stati realizzati più di 5000 appartamenti.

“Dai nostri calcoli – ha spiegato in aula – 500-600 sono quelli sfitti e altri 100 negli ultimi sei-sette mesi possono essere aggiunti a questa stima. I permessi di costruzione rilasciati sono stati tra il 1998 e il 2002 1976 (sotto forma di concessioni edilizie, ndr) e nel quinquennio successivo 1947, mentre la popolazione tra il 2003 e il 2007 è cresciuta di 2521 unità. Ovviamente siamo consci che l’esaurirsi del boom edilizio porterà ad un calo degli oneri di urbanizzazione e ricordo che la Provincia in un suo studio indica come tra gli undici centri più popolosi del modenese Carpi sia solo all’ottavo posto per sviluppo residenziale in base agli strumenti urbanistici adottati”.

Luca Ghelfi ha replicato ad Arletti che a suo parere il dato degli alloggi sfitti in città è ben più alto e che il calo degli oneri di urbanizzazione impone per il futuro un ripensamento su quantità e qualità degli interventi oltre che sull’impatto urbanistico sul territorio carpigiano nel suo complesso.

Il Sindaco Enrico Campedelli ha poi risposto a una seconda interrogazione di Ghelfi sul Reparto di Emodinamica dell’ospedale Ramazzini, che dal mese di luglio vedeva sospese le sue attività.

“Quale sorte avrà questa struttura? Quali sono i motivi della sua chiusura? Quale la valutazione della Giunta in merito alla spostamento di questo laboratorio avviato nel 2004 grazie a diverse donazioni?”

A queste richieste di Ghelfi il primo cittadino ha replicato leggendo una lettera del Direttore generale dell’Azienda Usl Giuseppe Caroli, nella quale si fornivano alcuni numeri dell’attività del laboratorio di Emodinamica e si giustificava la chiusura a luglio della struttura stessa a causa delle ferie estive, programmando la sua ripresa comunque con il mese di ottobre. Campedelli ha poi chiosato ricordando come lo spostamento eventuale di questo presidio rappresenterebbe un fatto negativo per Carpi ma anche che il calo dei trasferimenti regionali potrebbe portare ad esempio a pagare esami che ora sono gratuiti.

Luca Ghelfi ha definito la risposta di Caroli dal canto suo “molto pretestuosa ed evasiva” e le ultime parole del Sindaco “anch’esse pretestuose”.

“Il Reparto è importante, anche per la Bassa modenese, e bisogna dunque riflettere – ha concluso – sull’assetto della sanità provinciale, che ora vede Carpi in un ruolo marginale, il che fa temere un progressivo depauperamento del Ramazzini”.

Il Sindaco ha a suo volta ricordato a Ghelfi come lui per primo abbia sollevato il tema di un nuovo polo ospedaliero carpigiano al posto di un Ramazzini ormai saturo, che possa dare risposte anche alla zona di Correggio.