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Assistenza, didattica e ricerca: domani convegno a Modena


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Il raggiungimento di un miglior livello di integrazione di assistenza, didattica e ricerca è la chiave del progetto di formazione avviato nel marzo del 2007 dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, un progetto che dal Policlinico è stato esteso ad altre strutture italiane e che attualmente vede coinvolte diciannove aziende ospedaliero-universitarie del nostro Paese.

Il seminario di domani, in programma nell’Aula Magna del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e chirurgia di Modena, in via del Pozzo 71, consentirà di fare il punto riguardo a questa innovativa esperienza, che si è proposta di portare a sintesi e far condividere al personale, sia di provenienza universitaria che ospedaliera, compiti e finalità della forma integrata dei dipartimenti.

Durante l’incontro, intitolato “Assistenza, didattica e ricerca: sintesi delle attività, primi risultati raggiunti”, saranno presentati i dati relativi allo stato dell’integrazione fra assistenza, didattica e ricerca all’interno del Policlinico di Modena e saranno illustrate le prospettive future.

“Il Policlinico di Modena – commenta il Direttore Generale Stefano Cencetti – è stato tra i primi ospedali italiani a dotarsi di un’’organizzazione dipartimentale, capace di integrare personale e professionalità provenienti da diversa estrazione e formazione, sia universitaria che ospedaliera. Ora vogliamo confrontare la nostra esperienza di questi anni con quella delle altre strutture italiane e straniere, in modo da migliorare ulteriormente il livello di integrazione fra assistenza, didattica e ricerca”.

L’appuntamento modenese servirà anche a presentare l’importante convegno internazionale che si terrà a Modena il 23 e il 24 gennaio 2009, “Integrazione tra assistenza didattica e ricerca nell’Azienda Ospedaliero – Universitaria: opportunità e vincoli per il Servizio sanitario nazionale e per l’università”, che servirà a mettere a confronto le esperienze maturate in Italia con quelle di altri Paesi europei quali la Francia e la Turchia, che hanno già dato la loro adesione ufficiale al convegno.