Nella giornata di sabato, alle prime ore dell’alba, a Spilamberto, Vignola, e Castelvetro, a conclusione di uno specifico servizio di osservazione, controllo e pedinamento, i militari del Nucleo operativo della compagnia di Modena, coadiuvati da personale della stazione di Modena principale, e in stretta collaborazione con i carabinieri della tenenza di Vignola, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, tre cittadini tunisini.
Si tratta di N.F.B.M.H., 30enne tunisino residente a Castelvetro; S.S.B., 25enne tunisino, senza fissa dimora e O.H., 40enne tunisino, residente a Vignola, resisi responsabili, rispettivamente, i primi due di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti di tipo “hashish” del peso complessivo di kg. 1,165, suddivisi in n.12 panetti, nonchè grammi 6,8 di tipo “cocaina”, confezionata in n.3 dosi e di resistenza a pubblico ufficiale; il terzo di spaccio di sostanza stupefacente “hashish”, per complessivi kg. 1,355.
I carabinieri, appostatisi in un luogo defilato di Spilamberto, nei pressi di un bar sito su viale Italia, osservavano N.F.B.M.H. e S.S.B. che, dopo essere giunti a bordo di una Ford Fiesta, si dirigevano verso Vignola nei pressi di un “kebab” di Via Plessi.
Qui, a seguito di contatto con O.H., titolare dell’esercizio, venivano successivamente notati uscire con un involucro di colore bianco, contenente kg.1,165 di hashish ceduti da O.H.
I due sono stati successivamente raggiunti all’interno di un parco pubblico di Castelvetro nella frazione Ca’ di Sola, dove, alla vista dei militari, hanno ingaggiato una colluttazione nel vano tentativo di darsi alla fuga.
La successiva perquisizione personale dei due ha permesso di rinvenire circa 7 grammi di “cocaina”, occultata all’interno di una custodia porta occhiali.
Ulteriori perquisizioni presso il domicilio, l’esercizio commerciale ed un garage di proprietà di O.H., venivano inoltre rinvenuti e sequestrati ulteriori 2 grammi di “hashish” e 970,00 euro in contanti, in vario taglio, provento della pregressa attivita’ di spaccio.
Tutti e tre i tunisini, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la locale casa circondariale di Modena.