Inaugura sabato 8 novembre con un concerto a Modena l’anno accademico dell’Istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli. Un anno speciale perché, dopo la fusione tra i due Istituti musicali di Modena e Carpi, è ora completo il Consiglio d’Amministrazione, con la nomina del presidente Franco Bellei.
Bellei, modenese, laureato in Scienze biologiche e Sociologia, è vicepresidente di Unicredit Spa. Presiederà un CdA nel quale siedono anche il direttore Ivan Bacchi, l’esperta del Ministero dell’Istruzione Donatella Pieri, i rappresentanti dei Comuni sovventori, Gino Mantovi per Modena e Lauro Casarini per Carpi, i rappresentanti dei docenti Liliana Forti e degli studenti Alberto Dolfi.
Si sancisce così l’autonomia dell’Istituto, che ai suoi 600 studenti tra i 6 e i 35 anni propone corsi di composizione, canto, pianoforte, violino, violoncello, contrabbasso, chitarra, oboe, clarinetto, flauto, sassofono, corno, tromba o trombone, nella sede di Modena in via Carlo Goldoni 8 e nella succursale di Carpi in via San Rocco 5. La formazione va dalla propedeutica per i bambini che frequentano le scuole elementari ai corsi ordinari dagli 11 anni in su, fino a quelli di eccellenza strutturati in triennio e biennio. Risale al 2006 l’unificazione dei due istituti musicali di Modena e Carpi, Orazio Vecchi e Antonio Tonelli, e da oggi il Consiglio di Amministrazione unico si sostituirà definitivamente ai due precedenti gestori nelle funzioni amministrative, d’indirizzo e di progettazione.
Al concerto di sabato 8 novembre nella chiesa di San Pietro in via San Pietro a Modena, con ingresso gratuito e inizio alle 21, si esibirà, tra gli altri, la mezzosoprano Veronica Simeoni, allieva dei corsi di Raina Kabaivanska all’Istituto Vecchi-Tonelli e vincitrice del Concorso Pavarotti 2008. Duetterà con la soprano Arianna Donadelli, accompagnata dall’orchestra d’archi dell’Istituto.
Duecento anni di scuole di musica a Modena e Carpi
L’Istituto musicale Vecchi – Tonelli, di cui si presenta il nuovo Consiglio d’Amministrazione, nasce dall’unificazione del Liceo musicale modenese Orazio Vecchi con l’istituto di musica carpigiano Antonio Tonelli. Entrambe le scuole affondano le proprie radici all’inizio del 1800.
Il primo documento ufficiale sulla Scuola di Musica gratuita a spese del municipio di Modena risale al 1864, ma già in una composizione del 1832 dedicata a “Sua Altezza Reale il Duca Francesco IV, Arciduca d’Austria e Duca di Modena”, la dodicenne autrice del brano Maria Teresa Cuboni si dichiara “allieva della scuola di Modena”. Un altro documento del 1827 comprova l’esistenza di insegnanti di musica a corte, stabilendo che “i sonatori che hanno scolari d’obbligo saranno tenuti a dar lezione tre volte la settimana”. Altre notizie riferiscono di una scuola di musica funzionante nello stesso periodo “sopra la bottega del cantone della Bonissima”.
È nel 1914 che la Scuola Comunale di Musica viene intitolata a Orazio Vecchi. Nel 1924 ha preso il nome di “Liceo Musicale Orazio Vecchi” e nel 1976 ha ottenuto il pareggiamento ai Conservatori, che equipara il curriculum didattico degli alunni dell’Istituto a quelli dei conservatori statali, fino al conseguimento di regolare diploma, con valore legale.
L’Istituto Antonio Tonelli di Carpi nasce nel 1802 come Scuola Gratuita di Violino. Nel 1824 prende il nome di Scuola comunale di Musica e gli allievi, destinati a far parte dell’orchestra locale, passano da tre a otto. Negli anni settanta dell’Ottocento la Scuola di Musica si accorpa con la Banda cittadina e aumentano sia il numero di allievi sia quello dei corsi: violino, viola, violoncello, contrabbasso, fagotto, tromba, cornetta. All’inizio del Novecento la scuola si istituzionalizza: il maestro, assunto con concorso nazionale, comincia ad essere affiancato da un direttore e da una commissione giudicatrice per gli esami, mentre il regolamento avvicina la scuola ai Conservatori. Le guerre mondiali interrompono temporaneamente la regolarità dei corsi, ma nel 1941 la scuola viene riconosciuta ufficialmente dal Ministero della Pubblica Istruzione. Nel primo dopoguerra si conferma la presenza di due insegnanti, introdotta negli anni Venti, mentre l’insegnamento del sassofono sostituisce alcuni ottoni tipici della Banda. Negli anni Cinquanta l’Istituto acquisisce il nome di Antonio Tonelli, aumenta il numero dei propri allievi e introduce la cattedra di pianoforte e altre materie previste nei programmi del Conservatorio. Gli strumenti insegnati cambiano con gli anni e mentre scompaiono oboe, fagotto e percussioni, negli anni Sessanta arriva la chitarra. Nel 1981 l’istituto viene pareggiato ai Conservatori, con le cattedre di pianoforte, flauto, violino, clarinetto, tromba e trombone, chitarra, cultura musicale generale, teoria e solfeggio, storia della musica.