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Il volontariato modenese sotto la lente


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Un mondo dinamico e ben radicato sul territorio, in crescita nell’ultimo anno per numero di volontari e di associazioni e intenzionato a calamitare sempre di più l’attenzione dei giovani: è la fotografia che emerge dalla ricerca “Insieme si può: il volontariato sotto la lente – le organizzazioni di volontariato e i volontari nella provincia di Modena”, presentata oggi alla stampa e al centro, sabato 8 novembre 2008 alle ore 10.15 alla Rocca di Vignola, di “Io scelgo gli altri”, una intera giornata dedicata al mondo della solidarietà.

Promossa dal Centro di Servizio per il Volontariato di Modena, la ricerca è stata condotta da Feo-Fivol (Fondazione Europa Occupazione e Volontariato: Impresa e Solidarietà) e curata da Renato Frisanco. Per l’indagine sono stati raccolti i dati di 243 delle 477 associazioni presenti nel territorio modenese.
“Le forme della cittadinanza attiva si arricchiscono, evolvono e il volontariato con esse – dice Alessandro Cantoni, presidente dell’Associazione Servizi per il Volontariato di Modena -. Il compito del Centro di Servizio per il Volontariato è quello di stare al fianco delle associazioni, aiutarle nelle diverse fasi di vita, dare loro strumenti, spunti, risorse culturali, umane e servizi efficienti. La ricerca realizzata con la fondazione Feo-Fivol nasce proprio per fornire al mondo del non profit uno strumento di analisi e un supporto per la ricerca di nuovi volontari, indispensabili per la progettazione delle attività”.
Secondo la ricerca “Insieme si può – il volontariato sotto la lente”, le associazioni modenesi coinvolgono a vario titolo 108.500 persone, pressoché il 19% della popolazione adulta della provincia. I volontari sono circa 18.500, di cui il 58% continuativi o sistematici: un piccolo “esercito” che assicura l’equivalente del lavoro settimanale di 800 operatori a tempo pieno.
“Dal 2001 a 2006 il numero dei volontari attivi (coloro cioè che hanno un impegno continuativo) è passato da 13 mila a 10 mila e 700 – dice Luigi Zironi, responsabile dell’area informazione e documentazione del Centro di Servizio per il Volontariato di Modena -. Nel breve periodo, però, la realtà è un po’ diversa: la tendenza alla diminuzione si inverte infatti nel biennio 2005-2006, in cui il numero dei volontari è cresciuto di 544 unità”.
La ricerca evidenzia come siano aumentate anche le associazioni, che passano dalle 409 del 2006 alle 477 del 2007. Inoltre, tra le associazioni incluse nella ricerca solo il 16% ha registrato una diminuzione dei volontari, che sono invece aumentati per il restante 64%.
“Nel modenese è cresciuto di più, in proporzione, il numero delle associazioni che non quello dei volontari – aggiunge Zironi -. Questo processo di ‘molecolarizzazione’ fortunatamente è attenuato dalla capacità che le associazioni hanno di fare rete con altre realtà analoghe o con le istituzioni”.
Entrando nel dettaglio, ogni associazione in media fa affidamento su 22,6 volontari attivi, mentre 71 organizzazioni su 100 hanno anche volontari che operano saltuariamente. Gran parte delle associazioni (il 63,8%) si avvale poi di soci non attivi o tesserati impegnati ad offrire sostegno materiale e radicamento sul territorio. Il 30% delle organizzazioni ha inoltre personale retribuito, con una tendenza ad avere una composizione mista tra lavoratori e volontari che resta costante tra il 1997 e il 2006.
I volontari, composti per più della metà da donne (50,4%) appartengono a una fascia di età prevalentemente adulto-matura (tra i 45 e i 65 anni) o giovane-adulta (30-45 anni).
“Tra il 2001 e il 2006 si è registrato un calo della presenza giovanile all’interno dell’universo della solidarietà – continua Alessandro Cantoni -. E’ un dato che ci suggerisce di lavorare di più nelle scuole e a contatto con i giovani. Esistono però associazioni che nel corso degli anni si sono rilevate più attrattive per le giovani generazioni”.

Alta, da parte delle organizzazioni, l’attenzione all’inserimento dei nuovi volontari, che sono seguiti secondo modalità specifiche di accoglienza nell’82% dei casi. In generale, la necessità di reperire nuove risorse umane è prioritaria per il 31,4% delle associazioni, seguita dal bisogno di finanziamenti (11,7%).
Grazie alla loro capacità di intercettare i bisogni del territorio, le associazioni modenesi rappresentano inoltre una risorsa fondamentale per il welfare del territorio: nel corso dell’ultimo anno, infatti, 9 organizzazioni su 10 hanno dichiarato di aver collaborato a vari titolo con le amministrazioni pubbliche.
Per informazioni:
Centro di Servizio per il Volontariato di Modena
Viale della Cittadella 30, 41100 Modena – Tel. 059 212003, fax 059 238017 – e-mail.

Sabato 8 novembre Vignola ospita “Io scelgo gli altri”
Una giornata dedicata agli oltre 18 mila volontari e alle quasi 500 associazioni presenti nella provincia di Modena, con la presentazione di una ricerca sul volontariato modenese, l’inaugurazione della nuova sede di Vignola della Consulta e del Centro di Servizio per il Volontariato, ma anche spettacoli e approfondimenti con i rappresentanti delle istituzioni e del terzo settore. Si intitola “Io scelgo gli altri” l’iniziativa organizzata sabato 8 novembre a Vignola dallo sportello locale del Centro di Servizio per il Volontariato modenese e dalla consulta del volontariato vignolese. Al centro della giornata, il convegno “Il volontariato sotto la lente”, nell’ambito del quale sarà presentata la ricerca che fotografa lo stato, l’evoluzione e le prospettive dell’universo della solidarietà in provincia di Modena.
La giornata inizia alle ore 9.00 con l’inaugurazione, alla presenza delle autorità locali e provinciali, del nuovo spazio che Vignola dedica alla solidarietà: è la nuova sede in via Bontempelli 375 della Consulta del Volontariato e del Centro di Servizio per il Volontariato di Vignola.
Alle ore 10.15 ci si sposta alla Sala dei Contrari della Rocca di Vignola per il convegno “Il volontariato sotto la lente”, in cui sarà presentata la ricerca sulla solidarietà modenese, promossa dal Centro di Servizio per il Volontariato di Modena e condotta da Feo-Fivol (Fondazione Europa Occupazione e Volontariato: Impresa e Solidarietà) per fotografare lo stato e le prospettive del volontariato modenese.
Dopo i saluti di Alessandro Cantoni, presidente della Associazione Servizi per il Volontariato di Modena, la ricerca sarà presentata dal suo curatore Renato Frisarco di Feo-Fivol. Sarà invece Riccardo Bagnato, responsabile del portale sul sociale Vita.it, a coordinare la tavola rotonda a cui parteciperanno Alessandro Cantoni, Maurizio Guaitoli (assessore alle Politiche sociali, all’associazionismo e al volontariato della Provincia di Modena), Massimo Giusti (vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena), Claudio Baraldi (sociologo, preside della Facoltà di lettere dell’Università di Modena) e Giovanni Bursi (presidente del Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato dell’Emilia-Romagna).
Nel pomeriggio, “Io scelgo gli altri” continua con gli spettacoli teatrali a cura dei gruppi “I magnifici 8 più o meno” e “Il sole e la luna” e con gli approfondimenti dedicati ai temi della psichiatria di comunità (su cui interverrà la responsabile del Centro di Salute mentale di Vignola Vanna Greco) e della comunicazione con gli immigrati (di cui parlerà il sociologo Claudio Baraldi), a cui seguirà la presentazione, da parte di un rappresentante della Consulta del volontariato di Vignola, del concorso fotografico rivolto ai giovani “Uno scatto diverso”. Alla Sala dei Contrari saranno inoltre presentate le attività e le iniziative della sezione di Vignola dell’Acat, associazione club alcolisti in trattamento
Per informazioni: Centro di Servizio per il Volontariato – Sportello distrettuale di Vignola
Via Gramsci 2, 41058 Vignola (MO) – Tel. e fax 059 764548 – e-mail.