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La Casa della Sinistra del distretto sul decreto Gelmini


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Sicuramente un aspetto positivo il decreto Gelmini lo ha avuto: nelle scuole si è finalmente tornato a parlare di istruzione programmi e futuro. La risposta spontanea degli studenti è stata affiancata da professori e genitori, è nato un movimento nuovo, originale e spontaneo: L’Onda Studentesca, che speriamo continui nella più grande autonomia il suo percorso e che davvero si espanda come un onda travolgendo questo vecchio fatiscente e corrotto sistema scolastico.

Se dall’esterno possiamo dare un suggerimento, li invitiamo a continuare l’autogestione, dopo avere studiato e criticato il decreto, sarebbe davvero interessante se proprio gli studenti, assieme ai professori, dal basso, preparassero una vera riforma della scuola, visto che comunque così com’è la nostra scuola non funziona e certo le lotte di questi giorni non sono per mantenere lo status quo.
Una riforma che manca da tempi immemorabili. Sulla scuola lo schieramento di destra e quello di centro-sinistra hanno battagliato per tanti anni, sulla pelle di studenti, professori e genitori, senza mai da una parte e dall’altra sfornare proposte positive, che tenessero in considerazione l’importanza fondamentale di una istruzione moderna, pubblica e pluralista per le future generazioni. Proprio per questo ricordiamo agli studenti che una parte dei politici nazionali schieratisi con loro e scesi in piazza la scorsa settimana, in particolare di parte PD ( ma non solo), che questi signori sono gli stessi che hanno continuato ad affossare il sistema scolastico con la non certo positiva riforma Berlinguer e che quindi prima di abbracciare la causa di Onda Studentesca, come minimo dovrebbero fare autocritica…
Nel rispetto della autonomia del movimento Onda Studentesca, come Casa della Sinistra, che comunque è formata da tanti studenti, genitori e insegnanti ci proponiamo di organizzare iniziative sul tema della riforma della scuola nel nostro distretto e chiederemo all’Onda di partecipare e portare il proprio originale e autonomo contributo e la loro esperienza.
Magari, perché per una volta i Politici professionisti non lasciano spazio ad un movimento autonomo e spontaneo senza cercare di fagocitarlo o metterci sopra il proprio simbolo invece che aprire un dibattito ed un confronto con loro?
Perché nessuna delle forze in Parlamento propone un taglio alle spese della politica che tra stipendi, consulenze ed altro non sono affatto trasparenti, ma secondo alcune stime ammonterebbero a circa 4 miliardi di euro.Per evitare un taglio di 1,4 milioni di Euro in cinque anni, che colpirà soprattutto laboratori e ricerca, basterebbe diminuire queste spese del 7%…pensateci studenti e cittadini.

(Per la Casa della Sinistra del distretto ceramico
Sergio Anceschi)