Dopo aver letto l’intervista rilasciata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanardi non possiamo esimerci dal fare alcune puntualizzazioni che forse l’importante esponente governativo ha omesso di citare. In riferimento alla questione degli organici l’art. 66 del Decreto Legge 112/2008 (manovra correttiva triennale) blocca di fatto l’assunzione nel comparto sicurezza e difesa, con la conseguente riduzione delle dotazioni organiche che, nella sola Polizia di Stato sarà di circa 6.000 unità che sommate alle attuali carenze, pari a circa 9.000, porterà ad una riduzione di 15.000 poliziotti sui 105.000 addetti attualmente in forza.
Lo stesso decreto prevede per l’assunzione risorse per circa 100 milioni di euro per i prossimi 3 anni che dovranno essere suddivisi tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Guardia Forestale e Vigili del fuoco.
La previsione è che a Modena la sola Polizia di Stato (compreso le specialità) perderà nel prossimo anno oltre 30 poliziotti rispetto ai circa 530 attualmente in servizio.
Per quanto riguarda le risorse, vorrei ricordare al Senatore GIOVANARDI, che il Ministro del Tesoro TREMONTI ha ridotto di circa 1 miliardo di euro le risorse per la gestione ordinaria del Comparto sicurezza e Difesa per il 2009.
Ma soprattutto gli impegni presi dall’attuale maggioranza, durante la campagna elettorale, di fatto risultano privi di ogni fondamento:
1. il nostro contratto di lavoro è scaduto il 31.12.2007 e si prevede, con le somme stanziate per il 2009, un aumento procapite lordo di circa 50 euro per il 2009 senza alcuna copertura per il 2008;
2. la retribuzione dello straordinario, che a Modena come per altre città risulta una risorsa indispensabile per garantire un livello di sicurezza accettabile, oggi viene retribuita a circa 6 euro netti (una vera e propria elemosina) in quanto le risorse messe da parte dal precedente Governo per aumentare l’indennità di straordinario, sono invece state utilizzate per coprire le spese per l’impiego dei militari e per arginare le questioni legate ai rom;
3. le gravi carenze logistiche, che hanno caratterizzato gli ultimi anni, sono state superate troppo spesso solo con il grande senso di abnegazione degli operatori di polizia ed in molti casi con esborsi economici dei singoli poliziotti che per migliorare il proprio lavoro si sono dotati di computer personali;
4. è prevista la riduzione del 50% all’anno di stanziamenti per remunerare le indennità direttamente connesse all’operatività, che come è noto incidono direttamente sui servizi in strada e sul controllo del territorio, per la sicurezza interna ed internazionale del Paese.
Queste sono le motivazioni che hanno portato tutti i sindacati, e dico tutti, a protestare in modo energico contro le scelte adottate, in tema di sicurezza, da questo Esecutivo.
Ritornando a Modena ed alle questioni sollevate dal Senatore GIOVANARDI poniamo qualche domanda, sapendo però che difficilmente riusciremo ad avere una risposta:
• Quando i militari ritorneranno nelle loro caserme, come farà la questura di Modena a garantire un preciso e articolato controllo del territorio?
• Si è consapevoli che solo poche unità, attualmente, si occupano a Modena di criminalità organizzata e che la magistratura rivendica maggiori risorse proprio per migliorare e conseguentemente essere maggiormente incisiva proprio in tale settore?
• Visto che il senatore GIOVANARDI non considera le politiche per la sicurezza solo in termini di aumento di operatori, quali sono le strategie messe in campo a livello nazionale da questo Governo e, nello specifico a Modena?
Poche domande che non vogliono creare allarmismo, ma speriamo possono essere da volano affinché nella prossima manovre finanziaria si trovino risorse per ricollocare il tema della sicurezza e della legalità tra le priorità di questo Governo.
(Roberto Di Biase
Segretario generale provinciale)