Home Lavoro Venerdì 7 sciopero generale pubblico impiego del Nord Italia

Venerdì 7 sciopero generale pubblico impiego del Nord Italia


# ora in onda #
...............




Sciopero generale di tutti i comparti del pubblico impiego promosso per le regioni del Nord Italia dalla Fp/Cgil venerdì 7 novembre 2008 contro le
insufficienti proposte economiche e normative contenute nel Protocollo d’intesa per il rinnovo del contratto nazionale del pubblico impiego
proposto dal Governo il 30 ottobre scorso e sottoscritto da Cisl Uil Ugl e Confsal.

Lo sciopero del 7 novembre che, insieme a quelli del 3 novembre (per il Centro) e 14 novembre (Sud e Isole) era stato indetto unitariamente dai sindacati confederali e poi sospeso dalle organizzazioni firmatarie del
protocollo, è invece confermato dalla Fp/Cgil che intende continuare a lottare insieme ai lavoratori pubblici contro aumenti inferiori
all’inflazioni reale (40 euro netti in busta paga a regime nel 2009 più 7 euro sulla produttività attribuiti in modo selettivo, complessivamente meno della metà di quanto ottenuto con il precedente rinnovo contrattuale), nessuna garanzia sulla restituzione degli oneri accessori tagliati a partire dal 1° gennaio 2009, decurtazioni certe sulle retribuzioni per
addetti di Enti Locali e Sanità (da 80 euro a 120 euro mensili), assenza di misure per la stabilizzazione dei precari (57.000 a livello nazionale) che dal prossimo luglio saranno licenziati.

La Fp/Cgil di Modena organizza pullman in partenza da Modena città (piazzale 1°Maggio) e dai principali Comuni della provincia per
partecipare alla manifestazione regionale a Bologna la mattina di venerdì 7 novembre. Il corteo partirà alle ore 9.30 da piazza XX settembre (vicino alla stazione dei Treni) per arrivare in piazza Nettuno (adiacente a piazza
Maggiore) dove si terrà il comizio conclusivo.
Per informazioni su orari dei pullman e prenotazioni consultare i siti:
Cgil Modena e Cgil Modena FP, e contattare Paola allo 059.326.238.

Lo sciopero del 7 novembre è anche contro la cancellazione delle norme contenute nel “D.d.l. Brunetta” che riducono il diritto a contrattare nei
settori pubblici: dalla facoltà di concedere aumenti unilaterali al ritorno del controllo di merito da parte della Corte dei Conti.
L’intesa raggiunta con Cisl Uil Ugl e Confsal non ha infatti il 51% dei consensi necessari per fare il contratto secondo le attuali leggi sulla
rappresentanza, ma grazie al “D.d.l. Brunetta” gli aumenti saranno elargiti unilateralmente dal 1° gennaio 2009.

La Fp/Cgil ribadisce le ragioni dello sciopero contro un Governo che offende i dipendenti pubblici chiamandoli fannulloni, toglie loro diritti e
salario, considera il sindacato un soggetto fastidioso che va bene solo se è d’accordo con le decisioni assunte. Cancella e privatizza i servizi pubblici a cominciare dalla sanità, dai servizi sociali e da quelli di pubblica utilità come i Vigili del Fuoco.