“L’inerme è l’imbattibile”, un progetto per trasmettere memoria, per condividere con le nuove generazioni i valori della cooperazione internazionale e per sottolineare l’importanza di non cedere alla tentazione di agire con la forza.
“Che l’inerme sia imbattibile, lo proclamo sottovoce, per un debito verso le sofferenze. Per rispetto, verso tutti quei silenzi che non potranno dirsi mai. Ma città come Mostar, insegnano tutta la disperazione che appartiene ai vincitori. E la forza, e le ragioni, dell’inermità”.
E’ con queste parole che Massimo Zamboni presenta l’ appuntamento di riflessione e sensibilizzazione rivolto agli studenti reggiani che si svolgerà giovedì 13 novembre al teatro Cavallerizza di via Allegri.
L’iniziativa è ideata e sostenuta da Boorea e Pulsemedia, e vede la collaborazione dell’Assessorato Cultura e sport del Comune di Reggio Emilia, della Fondazione Manodori e dell’agenzia per la promozione della città Reggio nel Mondo.
Massimo Zamboni, – ex chitarrista dei Cccp-Csi che negli ultimi anni si è dedicato alla carriera solista ed ha pubblicato tre libri, l’ultimo per Mondadori dedicato alle città in guerra – presenterà di fronte a 330 studenti di 6 istituti superiori della città le musiche, le parole e le immagini di un conflitto dimenticato che ha permesso all’Europa di riflettere su se stessa e sulla fragilità delle relazioni.
In queste settimane le classi IV del liceo scientifico Moro, dell’istituto Matilde di Canossa, dell’Iti Nobili, dell’Itg Bus Pascal, dell’Ita Zanelli e dell’Ips Filippo Re e dell’ITC Scaruffi, hanno realizzato un percorso di approfondimento sul tema della cooperazione internazionale e sulla vicenda dei Balcani in particolare. Negli istituti superiori coinvolti gli studenti hanno affrontato momenti di confronto con i docenti e partecipato alle proiezioni di “Prima della pioggia” di Milcho Manchevski e “Dopo Srebrenica – La memoria, il presente” di Andrea Rossini, anche grazie ai diversi materiali messi a disposizione dall’Osservatorio Balcani e Caucaso.
Il concerto di giovedì 13 novembre invece vedrà oltre a Massimo Zamboni alla voce e chitarra, la partecipazione di Marina Parente (soprano), Gigi Cavalli Cocchi (ritmiche e percussioni), Erik Montanari (chitarra) e Cristiano Roversi (stick, tastiera). Durante il concerto, verranno proiettati estratti dal film “Il tuffo della Rondine” di Stefano Savona e, grazie al contributo della Fondazione Manodori, verrà distribuito il cofanetto legato al progetto e contenente il CD, il testo e il DVD prodotti da Massimo Zamboni.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di ricerca ed elaborazione artistica dell’autore reggiano Massimo Zamboni sui concetti di ‘Sconfitta’ e ‘Inermità’, come momenti centrali e condivisi dell’esperienza umana. A partire dal 2000, Massimo Zamboni ha infatti inteso approfondire le tematiche legate ai temi sopra citati, attraverso diverse tappe. Nel corso del presente anno è stato pubblicato sul territorio nazionale il cofanetto CD+DVD dal titolo ‘L’inerme è l’imbattibile’ (Il Manifesto CD, 2008) con ampio consenso di pubblico e critica, nel quale si sono sviluppati ulteriormente i contenuti di alcune opere precedenti, segnatamente il CD ‘Sorella Sconfitta’ (Radiofandango 2004) e il libro ‘Il Mio Primo Dopoguerra’ (Mondadori 2005).
Le canzoni indagano le ragioni e la forza dell’inermità, in un continuo rapporto di scambio tra l’essenza del singolo e il carattere universale dei rapporti di forza. Il DVD ‘Il Tuffo della Rondine’, a regia di Stefano Savona, inserito all’interno del cofanetto porta le tematiche esposte in un luogo simbolo della prevaricazione e dell’inermità degli anni recenti, la città bosniaca di Mostar. Tutto il territorio balcanico, già rimosso dalla memoria recente, e completamente estraneo alle cronache attuali, è forse il luogo a noi vicino più carico di sofferenze e di mancata conciliazione.
Per partecipare all’iniziativa è richiesta prenotazione contattando Boorea (0522299278), Pulsemedia (0522243080), Reggio nel Mondo (0522541739).