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Carpi: strumenti di finanza derivata, botta e risposta in Consiglio comunale


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Operazioni finanziarie in prodotti derivati: l’assessore al Bilancio Alberto Allegretti ha risposto giovedì 20 novembre in Consiglio comunale a due interrogazioni (l’una di Lorena Borsari, Idv, e l’altra dei consiglieri Roberto Andreoli di Forza Italia e Luca Ghelfi dei Popolari Liberali verso il Popolo della Libertà) su questo argomento: numerose le domande rivolte all’amministrazione sul tema.

Allegretti ha ricordato come la Giunta comunale il 13 ottobre scorso avesse, con una apposita delibera, già deciso, in considerazione dei mutamenti in corso nella finanza nazionale ed internazionale, di esercitare il diritto di recesso da queste operazioni. Il 10 novembre la stessa Giunta ha preso atto dell’estinzione anticipata “tempestiva ed adeguata” alla data del 28 ottobre delle operazioni in strumenti derivati (Swap) sottoscritte tra il 2002 e il 2006. Tre erano le operazioni perfezionate all’epoca dall’ente locale, due con Dexia Crediop e la terza con Unicredit Banca.

“Alla data del 30 settembre queste operazioni hanno permesso di coprire in modo efficace – ha detto – i rischi relativi all’aumento dei tassi di interesse, generando un flusso positivo di 649 mila euro, a suo tempo riscossi e accantonati in un apposito fondo a garanzia di eventuali oneri derivanti dall’estinzione degli swap: il saldo netto delle tre operazioni di estinzione anticipata è stato di 54 mila euro a carico dell’ente locale, determinando così un differenziale positivo netto finale di 595 mila e 408 euro, già riscossi e destinati a finanziare i servizi comunali. Non risultano altri oneri e debiti attuali o futuri a carico del Comune con riferimento a queste operazioni di Swap, che non avevano comunque natura speculativa. Il residuo netto capitale per mutui e Boc ammonta al 31 dicembre 2008 a 49 milioni e 480 mila euro e la situazione del Gruppo Dexia, uno degli istituti coinvolti nelle operazioni in oggetto, non crea allarme nell’amministrazione. Il Gruppo è controparte dell’ente locale in due casi: Dexia ha curato infatti l’emissione di obbligazioni comunali ed ha in pegno titoli Boc emessi dal Comune per 3 milioni di euro per una operazione di Pronti contro termine con scadenza 24 novembre 2008. Per quanto riguarda Unicredit Banca l’unico rapporto finanziario esistente è il servizio di Tesoreria comunale, il cui contratto scade a fine 2011”.

Lorena Borsari e Luca Ghelfi hanno entrambi ribadito in sede di replica che il Comune non dovrebbe comunque speculare con i soldi dei cittadini, anche se i risultati di queste operazioni con strumenti derivati alla fine sono risultati positivi. “Non è stato questo un esempio di corretta gestione della cosa pubblica – ha detto in particolare Ghelfi – ma una vicenda chiusa peraltro fortunosamente e precipitosamente. E se avessimo perso questi soldi? Chi se ne sarebbe assunto la responsabilità, visto che Dexia Crediop stava saltando?”.

Allegretti ha ricordato in conclusione che “è inaccettabile sentire il consigliere Ghelfi chiedersi se fosse andata male l’operazione cosa sarebbe successo…Col senno di poi sono capaci tutti di dire ciò e va invece riconosciuta la positività dell’operazione. Rammento però che era stato creato un fondo di accantonamento per questi derivati, i cui proventi non sono stati spesi come qualche altro ente locale ha fatto, trovandosi ora nei guai. Nessuna scommessa e nessuna fortuna, nessuna speculazione dunque, ma una corretta e competente gestione del denaro pubblico: non posso che ricordare che era lo stesso Ministro Tremonti però ad incentivare la finanza creativa qualche anno fa…”.