Lutto per l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che piange la scomparsa della prof.ssa Anna Maria Sala, professore associato di Geografia Economico-Politica presso la facoltà di Lettere e Filosofia.
Nativa (24/08/1948) di S. Possidonio di Modena, la docente se ne è andata improvvisamente per cause ancora da accertare nelle prime ore del giorno nella propria abitazione a Modena dove viveva con la famiglia, il marito ed i due figli.
Molto nota nell’ambiente accademico modenese, dove aveva trascorso tutta la sua carriera universitaria, aveva tenuto a lungo insegnamenti prima presso la facoltà di Economia “Marco Biagi” fino al 1997, quando passò ad insegnare Geografia umana al corso di laurea di Lingue e culture europee e poi alla stessa facoltà di Lettere e Filosofia. Tra il 2001 ed il 2004 aveva anche tenuto l’insegnamento di Demografia per la facoltà di Medicina e Chirurgia.
“Oggi – ha dichiarato il prof. Claudio Baraldi, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia – è improvvisamente e prematuramente scomparsa la collega Anna Maria Sala. Nell’incredulità e costernazione che ciascuno di noi prova quando una persona vicina viene a mancare, mi piace ricordarla come era: allegra, ironica, materna, affettuosa. Aveva una parola per tutti, attenzione per ognuno. Era amata dagli studenti per i quali si è sempre prodigata, stimata dai colleghi. Piena di idee e progetti. Portava alla nostra Facoltà un contributo importante, onesto, stimolante. Questo ricordo, che ha alimentato oggi il nostro dolore, rimarrà un’indelebile testimonianza del contributo che Anna Maria ha saputo dare in questi anni alla nostra vita quotidiana”.
Vasti i suoi orizzonti culturali e scientifici che l’hanno portata a sviluppare importanti ricerche riassunte in pubblicazioni e saggi nell’ambito della Geografia del Turismo, perseguendo un approccio tendente a focalizzare l’evoluzione della domanda cui occorre porre molta attenzione in ragione delle nuove opportunità che il mercato internazionale propone, in ragione dei mutamenti socio-economici della società post-industriale. Ritenendo che l’attuale fase di stagnazione, che sembra attraversare il mercato nazionale (ma non solo) sia riconducibile ad un’offerta che sovente stenta a recepire le molteplici esigenze dei clienti, ha indagato, con ottica geografica, in quale misura il marketing turistico possa contribuire a fornire nuovi strumenti di ricerca. Ha poi avviato un progetto di ricerca sul campo finalizzato a comprendere in quale misura l’ “accoglienza” che i centri turistici sanno esplicitare possa in qualche modo condizionare la “fidelizzazione” del cliente-turista. Nell’ambito del PRIN (Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale) 2005, (Responsabile nazionale Prof. A. Celant), quale coordinatore del gruppo di Modena ha avviato una ricerca su una particolare tipologia di offerta, l’agriturismo, che nell’ultimo decennio si è sviluppata con grande intensità in tutto il territorio nazionale. Di recente si è occupata con passione crescente verso tematiche inerenti il fenomeno migratorio di grande impatto nel contesto sia provinciale che regionale. Particolare interesse ha inoltre rivolto all’analisi socio-economica di due aspetti del sistema finanziario. Il primo ha riguardato la rete bancaria spagnola scelta come ambito spaziale di analisi in quanto qui il processo di liberalizzazione è avvenuto con largo anticipo rispetto al contesto italiano; il presupposto, confermato dai risultati, era di valutare l’utilizzazione dello sportello bancario come indicatore socio-economico degli assetti regionali. Il secondo aspetto è invece il risultato di un più recente interesse nei confronti di una realtà finanziaria del tutto particolare quale quella delle fondazioni bancarie il cui ruolo risulta di grande rilievo nella valorizzazione del territorio: esse si inseriscono nell’ambito del terzo settore, ma con una disponibilità economica assai più ampia e, nonostante questa espressione etica del sistema finanziario sia sorta nel 2000, le loro radici storiche sono riconducibili ai Monti di pietà del XV secolo.
Tra le altre attività svolte va ricordato che era membro del Corso di Dottorato di ricerca in Antropologia e storia del mondo moderno e contemporaneo e del Consiglio direttivo di AIEGEOPAT, l’associazione italiana di esperti in gestione, organizzazione e pianificazione dell’ambiente e del territorio.