A poche settimane dall’inizio dei saldi, e a pochi giorni dall’inizio degli acquisti per le festività natalizie, la Federazione Italiana Moda Fismo-Confesercenti fa un punto della situazione.
“Siamo in pieno calo dei consumi, da mesi le vendite sono calate del 30/40% rispetto al 2007. La crisi finanziaria internazionale, il mancato adeguamento degli stipendi e l’aumento delle spese per le famiglie, sono i primi segnali di una recessione che colpiscono tanto i consumatori quanto gli operatori del settore moda” ha premesso il Presidente modenese della Fismo Isabella Sabadini.
Ad aggravare l’andamento anche i fenomeni atmosferici stagionali che hanno fatto registrare alte temperature per tutto il mese di ottobre, con una mancata vendita di accessori e abbigliamento invernale.
“Per rispondere alle esigenze dei cittadini i commercianti Fismo, hanno avviato una campagna di contenimento dei prezzi, nell’ottica di un rapporto di fiducia tra consumatore e operatore che anima da tempo le iniziative della nostra associazione e che già da anni è promosso attraverso SALDO AMICO- ha sottolineato Isabella Sabadini- nel rispetto del codice deontologico e di autoregolamentazione che ci siamo dati”.
Proprio in questo momento di difficoltà, Fismo ritiene ancora più urgente la delineazione di norme che regolamentino le aperture e la gestione degli Outlet, prescrizioni chiare in materia di saldi e vendite promozionali, sul piano fiscale resta da sciogliere il nodo delle rimanenze di magazzino, attualmente valutate secondo criteri che penalizzano pesantemente le imprese.
“Un altro nodo cruciale del settore sono gli investimenti: i recenti dati elaborati dal Centro Studi di Confesercenti evidenziano un calo degli investimenti tra il 2006 e il 2007 pari al -27% che a mio avviso non è del tutto imputabile ai soli commercianti, ma anche alle difficoltà di accesso al credito per le PMI. – ha avvertito il presidente Fismo- occorrono contributi che aiutino le imprese a continuare a investire, in particolare i commercianti dei centri storici che spesso si trovano nella condizione di dover chiudere la propria attivittà”.
Al Governo la Fismo chiede alcuni accorgimenti che possano favorire i consumi nel periodo natalizio e quindi contenere gli effetti della crisi sulle famiglie e sulle imprese: per esempio effettuando un’operazione di detassazione sulle tredicesime e al tempo stesso prorogando il pagamento dell’IVA.