Garantire un buon livello di investimenti per gli edifici scolastici, le infrastrutture, l’economia e l’ambiente con l’obiettivo di rilanciare la competitività del territorio, ma anche come contributo all’economia locale in una fase difficile a rischio recessione. E’ la scelta strategica indicata dalla giunta della Provincia di Modena per la proposta di Bilancio 2009, illustrata al Consiglio provinciale mercoledì 26 novembre dall’assessore Stefano Vaccari. La manovra finanziaria, che sarà discussa e votata nella seduta consiliare del 17 dicembre, è complessivamente di 176 milioni di euro, con un Piano degli investimenti che prevede oltre 68 milioni di euro di interventi nel 2009 (245 milioni nel triennio).
«Pur in un quadro finanziario difficile, caratterizzato da un forte calo delle entrate in conseguenza della crisi economica – spiega il presidente della Provincia, Emilio Sabattini – si riconfermano le scelte strategiche che hanno guidato l’operato di questa giunta: edilizia scolastica, infrastrutture, sostegno all’economia e all’innovazione, promozione del territorio, supporto del trasporto pubblico locale. E’ chiaro – aggiunge Sabattini – che per garantire gli investimenti è necessario razionalizzare la spesa, selezionando ulteriormente le funzioni istituzionali, in linea con il percorso di riordino territoriale avviato dalla Regione. Ci concentriamo sempre più sulle cose che siamo tenuti a fare, prevedendo un progressivo disimpegno rispetto alle funzioni non proprie dell’ente. Nel 2009 – spiega il presidente della Provincia – completeremo inoltre il processo di riorganizzazione del personale avviato negli anni scorsi, con una proposta di riassetto interno che riguarda sia le strutture sia i ruoli apicali». Di fronte a una crisi «che si prospetta pesante per molte famiglie e per il sistema delle imprese – conclude Sabattini – ogni nostra azione sarà protesa alla razionalizzazione dei servizi e a garantire l’immediato avvio dei cantieri delle opere finanziate».
Il gettito delle entrate tributarie proprie per il 2009 vede un calo di oltre 2 milioni e 250 mila euro, il 3,5 per cento in meno rispetto al 2008 per effetto della crisi economica. In calo anche le entrate dalla Regione per la gestione delle funzioni trasferite, mentre aumentano i trasferimenti regionali con risorse vincolate e quelle per funzioni delegate (+ 5,4 per cento ).
Passando alla spesa, quella corrente – che ammonta a 86,6 milioni di euro – aumenta (+1,4 per cento) per effetto dell’aumento delle spese a destinazione vincolata da trasferimenti regionali, mentre l’incremento per il personale (+1,3 per cento) è collegato ai soli oneri contrattuali e alla prevista stabilizzazione del personale precario. Si riducono le spese generali di gestione (- 4,3 per cento) grazie ad azioni di revisione sui consumi energetici oltre che alle razionalizzazioni degli spazi per uffici. Drastico calo per la spesa di sviluppo degli assessorati (complessivamente 6,7 milioni di euro) in calo del 26,3 per cento in virtù di scelte di priorità sulle azioni e i progetti dell’ente.
Gli effetti della crisi economica sulle entrate
Il rallentamento dell’economia fa scendere sensibilmente le entrate proprie: la previsione per il 2009 è di un gettito complessivo di poco inferiore ai 62 milioni di euro, con minori entrate per 2 milioni e 250 mila euro (- 3,5 per cento) rispetto al 2008. In calo del 4,8 per cento (664 mila euro in meno) l’addizionale sul consumo di energia elettrica, che porterà complessivamente nelle casse della Provincia 13 milioni e 196 mila euro.
Ancor più critica la situazione in relazione al mercato dell’auto: il gettito dell’imposta provinciale sull’Rc auto è stimato in calo del 6,9 per cento (1,2 milioni di euro in meno su un totale di 16,3), quello derivante dall’imposta provinciale sull’Rca del 2,9 per cento (825 mila euro in meno su un totale di 28 milioni). «Già l’anno scorso questi capitoli di entrate avevano subito un forte ridimensionamento rispetto alle previsioni iniziali – spiega l’assessore provinciale al Bilancio Stefano Vaccari – con entrate inferiori per circa 2 milioni di euro nonostante l’aumento dell’addizionale sull’Ipt applicato con la manovra 2008».
Ammontano a poco 4 milioni e 425 mila eurole entrate derivanti dall’imposta per la tutela dell’ambiente, con un incremento di 460 mila euro (+ 11,6 per cento).
Aumentano invece le entrate extratributarie (796 mila euro in più, pari a + 20 per cento su un totale di 4,6 milioni di euro) in conseguenza della politica di gestione della liquidità che produce maggiori interessi attivi.
Dopo il significativo calo delle risorse provenienti dalla Regione nel corso del 2007 e 2008, con il nuovo periodo di programmazione dei finanziamenti dell’Unione Europea si registra infine una ripresa dei trasferimenti per funzioni delegate: 24,4 milioni di euro (+8,7 per cento rispetto al 2008) in gran parte destinati alla formazione professionale. Sempre dai fondi europei i finanziamento per l’agricoltura in attuazione del Programma rurale integrato (78 milioni di euro nel periodo 2007-2013).
Si mantengono elevate nel triennio 2009-2011 le spese di investimento (245 milioni di euro), destinate a finanziare interventi infrastrutturali sulla rete viaria provinciale, per l’edilizia scolastica, l’ambiente, l’area economica e la promozione del territorio.
In tre anni investimenti per 245 milioni di eruo
Due milioni e 100 mila euro per la nuova sede del liceo Formiggini a Sassuolo, 1,2 milioni di euro per l’ampliamento dell’edificio adiacente l’istituto Cattaneo a Modena, 600 mila euro per adeguamenti al Baggi di Sassuolo e altrettanti per l’ampliamento del Fermi. Sono i principali interventi di edilizia scolastica finanziati nel 2009 dal programma triennale degli investimenti della Provincia di Modena che prevede un totale di 68 milioni di euro (245 milioni nel triennio 2009-2011). A questi si aggiungono gli stanziamenti (2 milioni e 275 mila euro) per manutenzione straordinaria e adeguamenti normativi degli impianti.
Una parte consistente degli investimenti è dedicata poi al settore viabilità. Oltre all’autostrada regionale Cispadana, l’intervento più rilevante è la tangenziale di Nonantola (17,3 milioni di euro ai quali si aggiungono altri 24,5 milioni di euro ex Anas). Finanziamenti anche per la variante di Spilamberto alla Sp 623 (3 milioni di euro), per il secondo stralcio della variante di Marano alla Sp 4 (un milione e 600 mila euro), il collegamento Malandrone-Pratolino sulla Sp 33 (un milione e 350 mila euro), il rifacimento del ponte sul Tiepido (880 mila euro) e la realizzazione della pista ciclabile Modena-Castelfranco (2 milioni di euro). Somme consistenti sono destinate al progetto sicurezza stradale: 700 mila euro, oltre a 2,7 milioni di euro per il rifacimento di tappeti stradali e risagomature e 3,5 milioni per la manutenzione straordinaria della rete viaria. Il Piano degli investimenti prevede inoltre una serie di interventi per l’ambiente: da quelli del Piano regionale (2 milioni di euro) alla realizzazione di percorsi natura (550 mila euro) e la qualificazione delle aree protette (265 mila euro.
Tra gli interventi finanziati nel 2009 per quanto riguarda infine l’area economica i contributi per la riqualificazione delle aree commerciali (900 mila euro), i contributi alle imprese per il Fondo sicurezza (50 mila euro) e agli agricoltori per i danni da avversità atmosferiche (3,5 milioni di euro). A inizio 2009, poi, partirà il terzo bando del Fondo Innovazione, che mette a disposizione delle imprese 10 milioni di euro.
Per quanto riguarda infine l’area istruzione e cultura, tra gli investimenti finanziati, 1 milione 600 mila euro per l’estensione dell’offerta educativa, 500 mila euro per il museo Casa natale Enzo Ferrari e 150 mila euro (su un Fondo provinciale da 450 mila) per il sostegno alla cooperazione internazionale.
«A fronte di una riduzione delle entrate e un aumento dei trasferimenti a favore dello Stato in una sorta di federalismo fiscale a rovescio – spiega l’assessore Stefano Vaccari – le esigenze per edilizia scolastica, viabilità e ambiente aumentano. Per mantenere alto il livello degli investimenti dobbiamo naturalmente fare uno sforzo straordinario verso una profonda e ulteriore razionalizzazione dei servizi e delle risorse. Abbiamo impostato una manovra che, attraverso un’ulteriore qualificazione della spesa per investimenti, il contenimento di quella corrente e una politica di gestione della liquidità, ci consente di affrontare questa difficile sfida».