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Convegno internazionale sull’ictus cerebrale a Modena


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Un convegno internazionale sull’ictus cerebrale che metterà a confronto professionisti italiani e dei maggiori paesi europei, esperti di malattie cerebrovascolari. Si terrà a Modena domani, 28 novembre, nell’Aula Magna – Centro Servizi Facoltà di Medicina e Chirurgia (via del Pozzo, 71 Modena) ed è organizzato dal Dipartimento integrato di Neuroscienze diretto dal prof. Paolo Nichelli.


L’evento consentirà di fare il punto sulle possibilità offerte dalle nuove strategie terapeutiche per prevenire e ridurre i danni provocati dagli ictus e sulle soluzioni organizzative che possono permettere a tutti i cittadini di poter usufruire dei trattamenti più efficaci. Da questo punto di vista la Stroke Unit del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena – la struttura dedicata per il trattamento dell’ictus – costituisce un punto di assoluta eccellenza. Sorta nel gennaio 2006, ha già effettuato più di 120 interventi in emergenza, fra i quali più 90 trombolisi endovenose e 30 interventi di altro tipo, collocandosi fra i primi posti in Italia per numero di pazienti trattati, con risultati – in termini di riduzione di mortalità e di disabilità residua – in linea con quelli dei migliori centri europei.

Nei paesi industrializzati l’ictus cerebrale è la terza causa di morte e la prima causa di morbilità e di disablità permanente. Negli ultimi anni sono stati approvati farmaci che, se somministrati precocemente nei casi in cui sono indicati, possono annullare o ridurre gli effetti sul cervello degli ictus determinati da trombosi o embolie. Si è inoltre scoperto che nell’ictus gli aspetti organizzativi incidono pesantemente sui risultati della terapia, che deve essere affidata a personale esperto che operi in strutture dedicate e che le terapie disponibili, in particolare la trombolisi, hanno maggiori possibilità di migliorare la prognosi se somministrate al più presto. È quindi importante educare i cittadini a riconoscere i segni degli ictus e istruire tutto il personale sanitario a trattare l’ictus sempre come emergenza.