Home Modena L’ACI propone il libro verde sulla “Mobilità Urbana”

L’ACI propone il libro verde sulla “Mobilità Urbana”


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“La congestione del traffico nelle città è un problema più rilevante dell’inquinamento che ne deriva. Basta con le logiche dell’emergenza: servono incentivi per il rinnovo del parco auto circolante e il potenziamento del trasporto pubblico. Non bloccare le auto, ma incentivare le alternative”.


L’Automobile Club d’Italia è orientato ad aprire un confronto per individuare percorsi condivisi e mettere a disposizione di Governo e Parlamento le soluzioni più opportune per migliorare le condizioni di mobilità di cittadini e imprese, per ridurne gli effetti distorsivi dell’attuale politica in Italia. Se n’è parlato a lungo nel convegno dedicato alla mobilità urbana, all’interno del Mo.Ve.
Il tutto è evidenziato nel Libro Verde sulla Mobilità Urbana. La mobilità costituisce una componente essenziale per la buona organizzazione delle città e la vita dei suoi abitanti, con conseguenti esigenze, comunemente sentite, di realizzare miglioramenti in termini d’efficienza, qualità e sostenibilità.

“Il rapporto tra pianificazione urbanistica e viabilità, spesso, é ignorato o sotto valutato. Gli insediamenti residenziali e commerciali, quasi sempre, avvengono senza un’adeguata valutazione del loro impatto su mobilità e servizi. – accenna Angelo Orlandi, presidente dell’A.C. Modena – Alcune esperienze europee dimostrano che è possibile amalgamare le esigenze di spostamento di persone e merci e d’accessibilità ai servizi, con quelle di uno sviluppo equilibrato e compatibile. Esperienze che possono aiutare chi tuttora ritiene che il termine mobilità coincida con il limitato concetto di ‘traffico’”.

L’ACI non vuole erigersi a difensore dell’utilizzo dell’automobile a tutti i costi. Ne assolve l’uso, ma ne condanna fermamente l’abuso.

“Sono convinto che la tutela del diritto alla mobilità deva tradursi nella garanzia dei servizi, grazie a nuove soluzioni per il rispetto dell’ambiente. Per questo, come ACI, ci aspettiamo che emergano indicazioni precise e stimoli per ridurre la dipendenza dal mezzo privato. Le statistiche dicono che gli italiani spendono 160 miliardi d’euro, ogni anno, per muoversi con l’auto, anche perché non hanno alternative, valide ed efficenti, al mezzo privato. Di fronte alla prospettiva di rimanere imbottigliati nel traffico, i cittadini preferiscono la comodità della propria vettura ai disagi dei bus”.

All’estero si adottano provvedimenti integrati di congestion e pollution charge coniugati con il potenziamento della rete di trasporto pubblico. Il presidente nazionale, avv. Enrico Gelpi, ha raggiunto, nell’assise sulla sicurezza di Verona, un accordo in tal senso con ASSTRA, LA principale organizzazione delle aziende del Trasporto Pubblico locale.

“In Italia si affrontano le criticità nella mobilità con provvedimenti tampone, dettati dall’emergenza, che però penalizzano il trasporto privato senza potenziare quello pubblico. – conclude Orlandi – Per combattere il traffico e l’inquinamento, serve un piano d’azione a 360° che agisca sulla domanda e sull’offerta di mobilità, soprattutto in ambito urbano. Se servono incentivi, per la sostituzione delle automobili più vecchie, insicure ed inquinanti, lo stesso serve anche per le Amministrazioni locali, per consentire di ammodernare rapidamente la flotta inserendo bus alimentati a metano ed elettrici”.