Il Dipartimento di Scienze Aziendali studia sfide e problematiche della gestione del patrimonio culturale cinese. Un’importante pubblicazione “The Management of Cultural Heritage in China”, nata da questo studio, verrà presentata a Bologna il 15 dicembre.
Pochi paesi vantano una storia lunga e ricca come la Cina; pochi paesi stanno attraversando processi di trasformazione economica di portata comparabile a quanto caratterizza la Cina in questo periodo. Problemi gestionali nuovi accompagnano dunque la modernizzazione di una consistente attività nel campo della scoperta e ricerca archeologica, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale del paese.
Il 15 dicembre 2008, dalle ore 9.30 alle 13.30, presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università di Bologna, Piazza Scaravilli 1, sarà presentato il libro: The Management of Cultural Heritage in China – General trends and a micro-focus on the Luoyang municipality
Yinqiang GUO, Luca ZAN & Shuguang LIU (eds)
(Cultural Relics Bureau, Luoyang; University of Bologna; SACH, Beijing), Egea, Milano, 2008.
Il testo propone una approfondita e sistematica riflessione sulle principali sfide e problematiche legate alla gestione del patrimonio culturale cinese. Esso è il risultato di una importante ricerca svolta tra il 2005 e il 2008, e realizzata grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna – da anni impegnato sui temi della gestione del patrimonio culturale a livello nazionale e internazionale – e il Cultural Relics Bureau di Luoyang, con il patrocinio del CNICP (China National Institute for Cultural Property) e del SACH (State Administration for Cultural Heritage).
La ricerca si focalizza sull’analisi dei processi di cambiamento relativi alla gestione della catena archeologica in Cina, dalla scoperta archeologica allo scavo, alla ricerca, al restauro, alla museificazione e valorizzazione del patrimonio. Nella prima parte del testo alcuni esperti cinesi analizzano i caratteri di fondo dei processi di cambiamento dal punto di vista amministrativo e professionale nel campo del patrimonio culturale in Cina: l’evoluzione della museologia cinese, della ricerca archeologica, della teoria e della tecnica di restauro, e dello sviluppo turistico. Nella seconda il lavoro si caratterizza come field research sul territorio di Luoyang, una delle più importanti aree culturali della Cina, localizzato sulla via della seta e anticamente capitale di tredici dinastie imperiali. Al fine di comprendere come i più generali processi di cambiamento sono affrontati a livello di singola organizzazione, vengono ricostruiti i processi d sviluppo relativi a 9 case histories.
L’impostazione del lavoro, incentrata sugli aspetti di management del patrimonio, e la composizione del team, che riunisce esperti italiani e cinesi in un lavoro congiunto, permettono di far luce su un tema complesso quanto inesplorato, ma assolutamente rilevante considerando le importanti partnership avviate a livello internazionale in ambito culturale, nonché la natura collettiva e universale del patrimonio storico-artistico. Nonostante le enormi differenze storiche, Cina e Italia scoprono di condividere sul tema importanti elementi in comune, tra cui la ricchezza e la rilevanza del patrimonio culturale, nonché le importanti sfide in termini di gestione, con questioni che toccano aspetti professionali ma anche amministrativi, politici, organizzativi. Il testo diviene dunque un importante occasione di dialogo a livello internazionale per la condivisione di esperienze sulla gestione del patrimonio e sulla trasformazione della pubblica amministrazione nel suo complesso.