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Scuola: al Foscolo di Toano un premio nazionale


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La scuola virtuosa, luogo di scambio, di diffusione della conoscenza e di crescita personale oltre che degli alunni anche degli insegnanti, è al centro di un progetto messo in campo dall’istituto comprensivo Foscolo di Toano e che ora verrà utilizzato anche dall’Agenzia nazionale per la formazione dei docenti di tutt’Italia, avendo ottenuto un riconoscimento nazionale per essere una delle sette migliori scuole d’Italia in fatto di attuazione dell’autonomia scolastica.

Questa mattina nella cornice istituzionale della Sala del Consiglio Provinciale, studenti e docenti, accompagnati dalla dirigente scolastica Silvia Razzoli, hanno celebrato il premio, alla presenza delle autorità: l’assessore provinciale all’Istruzione Gianluca Chierici, l’assessore alla Scuola della Comunità montana Clementina Santi, il sindaco di Toano Michele Lombardi, Alfio Bertani dell’Ufficio scolastico provinciale e Claudio Dellucca dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica dell’Emilia-Romagna.
Nella Sala del Consiglio erano poi presenti una quarantina di alunni del Foscolo, che hanno svolto un ruolo attivo del progetto, e, a fare la cronaca della mattinata, una decina di alunni sempre del Foscolo inviati dalla redazione della loro Gazzetta di Ugo, il giornalino della scuola.
Il riconoscimento all’istituto comprensivo di Toano è stato assegnato dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica – dopo una selezione a livello regionale – in particolare per la realizzazione di un video, con la regia di Alessandro Scillitani, a cui hanno partecipato insieme alunni e insegnanti e che di fatto narra la vita all’interno del contesto scolastico. Attraverso lo strumento visivo e quello narrativo si compie un’autoanalisi di quanto l’autonomia scolastica abbia avuto reale sviluppo nell’istituto comprensivo di Toano, che si caratterizza oltre che per essere in una zona di Montagna, considerata. svantaggiata per alcuni aspetti, anche di singole scuole con un numero non sempre elevato di alunni, oggetto peraltro di recenti e discussi interventi legislativi. Proprio su questo ultimo aspetto si è soffermato nel suo intervento l’assessore provinciale all’Istruzione Gianluca Chierici: “Questo riconoscimento nazionale dimostra l’importanza di mantenere presidi scolastici anche nei territori più piccoli. Scelte diverse non fanno altro che incentivare lo spopolamento di queste zone che, invece, meritano attenzione e cura da parte di chi governa. Lo spirito di questi ragazzi e dei loro insegnanti, che si evince anche dal video che hanno realizzato, rispecchia senz’altro i bei luoghi dove vivono e che vanno dunque preservati, anche e soprattutto attraverso la presenza di un’istituzione scolastica sul territorio”.
“Il nostro istituto comprensivo conta oltre 400 studenti e anche se ad esso fanno capo dei plessi che, in effetti, hanno meno di cinquanta alunni questo progetto e il riconoscimento che ha ottenuto dimostrano la sua importanza, ancor di più in un momento in cui della scuola si sente solo parlar male” ha detto la dirigente scolastica del Foscolo Silvia Razzoli. Significative a questo proposito le parole di uno degli alunni, Mike Marazzi: “Noi ragazzi di Montagna ci sentiamo un po’ come se ci mancasse qualcosa, un po’ isolati dal resto del mondo. Questa volta invece ci siamo sentiti incoraggiati, perché siamo riusciti a fare qualcosa di importante”.
Il sindaco di Toano Michele Lombardi ha parlato di una “vera e propria vittoria che dimostra quanto sia fondamentale il ruolo dei presidi scolastici nei territori più piccoli”, mentre Alfio Bertani dell’Ufficio scolastico provinciale ha definito il progetto come “un’occasione in cui studenti e docenti, in maniera paritaria e di scambio, sono stati coinvolti in un progetto. Possiamo dire che i ragazzi hanno in questo caso hanno dato il proprio prezioso contribuito a ‘insegnare agli insegnanti'”.
“Un premio che rappresenta un orgoglio per la Montagna e per i suoi abitanti – ha affermato l’assessore alla Scuola della Comunità montana Clementina Santi – Abbiamo visto come questi ragazzi non siano omologati, bensì dimostrino di essere legati ad una piccola realtà specifica, ma non per questo meno importante di altre”.