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1.553 nuove assunzioni a tempo indeterminato grazie agli incentivi della Regione


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Sono 1.553 le nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato grazie agli incentivi messi a disposizione della Regione Emilia-Romagna per favorire la stabilizzazione di precari, disoccupati di lunga durata, genitori soli con figli a carico, persone svantaggiate. In particolare le aziende emiliano-romagnole hanno presentato 1.283 domande di contributo per l’assunzione di disoccupati di lunga durata e precari e 270 richieste per l’assunzione di genitori soli con figli e di persone svantaggiate e di questi sono 127 i lavoratori già inseriti nei percorsi formativi.


Entro gennaio le Province verificheranno i requisiti e l’ammissibilità delle domande prima di erogare gli incentivi alle aziende.
“Ci troviamo in un momento critico per l’occupazione. Il quadro economico è molto preoccupante e ci siamo attivati per dare un impulso alla stabilizzazione dei precari – dice l’assessore regionale al Lavoro Paola Manzini – Per questo risultano ancora più rilevanti i risultati raggiunti in questa prima, seppure breve, fase di realizzazione degli interventi per la stabilizzazione occupazionale promossi dalla Regione. Interventi che, è necessario sottolineare, hanno favorito un numero significativo di assunzioni a tempo indeterminato proprio dei soggetti appartenenti alle fasce più deboli del mercato del lavoro regionale”.

La Regione ha messo a disposizione nei mesi scorsi 8 milioni di euro di contributi alle imprese per incentivare l’assunzione dei disoccupati di lunga durata, cioè senza occupazione da almeno 12 mesi, e dei precari che abbiano percepito meno di 35 mila euro lordi negli ultimi due anni pur avendo lavorato per almeno 18 mesi e con contratti diversi dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato. L’incentivo per le aziende che hanno assunto a tempo indeterminato da queste due categorie, sarà pari al 10 per cento della retribuzione lorda annua del lavoratore; una percentuale che sale al 20 per cento se si assume una donna o un ultracinquantenne. L’ammontare del contributo, comunque, non può superare i 5 mila euro. I lavoratori assunti con questa modalità potranno anche seguire un percorso formativo, con un contributo fino a 1.800 euro, finanziati da risorse del Fondo Sociale Europeo.
Per i genitori soli e disoccupati svantaggiati il Ministero del Lavoro attraverso il Programma P.a.r.i (Programma d’Azione per il Reimpiego) ha messo a disposizione per l’Emilia-Romagna complessivamente 4 milioni e 960 mila euro.
Le aziende che hanno assunto a tempo indeterminato genitori soli con uno o più figli a carico e disoccupati con alle spalle percorsi certificati dai servizi socio-sanitari di dipendenza o di carcere, potranno beneficiare di un contributo pari al 20% della loro retribuzione lorda annuale, fino a un massimo di 5 mila euro.
Inoltre il lavoratore potrà usufruire di assegni formativi individuali fino a un massimo di 5 mila euro, e per consentirgli di frequentare la formazione è stato previsto anche un sostegno al reddito di 450 euro al mese per un massimo di 5 mesi, un’indennità rapportata a quella della disoccupazione ordinaria.