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Crisi, Confesercenti: occorrono scelte ed azioni da applicare con rapidità

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Ora si acceleri e si passi alla definizione delle azioni. Non una critica, quella che arriva da Confesercenti Modena, quanto piuttosto una esortazione a unire e coordinare gli sforzi da mettere in campo. Un Osservatorio è importante per misurare e tenere monitorata quella che è la reale entità dei problemi e ad avere una base di indicazioni e dati condivisi dai quali partire per costruire un quadro coerente di proposte. Ma risulta sicuramente ancora più importante, agire urgentemente per arrivare alla definizione di scelte ed azioni da applicare con rapidità.

Anche se nella nostra provincia, pur in presenza di una grave progressione delle difficoltà, gli effetti della crisi appaiono per ora meno pesanti, dobbiamo comunque tenere conto della straordinarietà della situazione. Le imprese operano in un contesto che evolve con grande rapidità e che impedisce in questo momento di fare previsioni certe sul medio periodo. Una dinamica che peraltro da tempo si riflette sulle famiglie con evidenti conseguenze sulla propensione al consumo e sul grado di fiducia degli italiani rispetto al futuro prossimo.

Per dare risposte che tengano conto della situazione straordinaria, occorre innanzitutto che le diverse azioni che Istituzioni pubbliche, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, Sindacati e Istituti di credito stanno mettendo in campo si sintetizzino in un contesto di interventi tra loro coerenti e misurali nella loro efficacia. In altre parole, serve prima di tutto mettere in campo un pacchetto di proposte che facciano davvero rete.

L’urgenza interessa tutti, i lavoratori, le famiglie, le imprese. Il commercio, in particolare, prima di altri settori è già stato colpito in modo rilevante dalla riduzione dei consumi come è risultato dall’analisi di recente effettuata dal Centro Studi di Confesercenti Modena. Nel 2007 gli indicatori economici, ricavi, ed utili, fatti salvi alcuni settori, hanno fatto registrare il segno meno, ed anche i primi 9 mesi dell’anno confermano un trend negativo che si è andato ad aggravare ulteriormente. Altri segnali fanno pensare al rischio di un’onda lunga che potrà arrivare: gli investimenti per l’innovazione e si sono praticamente azzerati, mentre il ricorso al credito per la gestione dell’attività ordinaria è notevolmente aumentato.

L’Osservatorio quindi è utile se finalizzato a predisporre un pacchetto condiviso di risposte concrete.