Crescono nel 2008 del 6% le iscrizioni al sindacato dei lavoratori edili (Filca ) della Cisl dell’Emilia-Romagna, passando dalle 12.867 adesioni del 2007 alle 13.621 del 2008 (+ 754).
“Un successo –afferma il responsabile regionale del sindacato edili Cisl Ciro Donnarumma- che conferma il trend positivo dell’ultimo quinquennio, portando la Filca a diventare, in ambito regionale, il sindacato maggiormente rappresentativo nella categoria dell’industria. Queste adesioni –osserva Donnarumma- sono il risultato dei rapporti personali che attivisti e delegati Filca hanno saputo costruire anche in un momenti difficili come questi, confermando che mettere la persona al centro delle proprie politiche e guardare al merito dei problemi reali paga”.
La crescita è imputabile principalmente alle adesioni dei lavoratori immigrati, che costituiscono il 42% degli iscritti nel ’07 sino ad arrivare al 55% nel ’08. Per quanto riguarda la composizione generale degli iscritti, gli uomini rappresentano il 70 %, le donne il 20 %.
Tra questi ben il 71,55% sono lavoratori occupati in aziende artigiane.
Circa la distribuzione geografica, la Filca cresce in tutti i territori: Piacenza + 14%; Parma + 1%; Reggio Emilia + 2,8%; Modena + 5 %; Bologna + 1,4%;Ferrara + 7,7%; Ravenna + 2,5%; Forlì – Cesena + 9,8%; Rimini + 17,5%.
In Emilia-Romagna il settore edile, dopo una crescita ininterrotta da 8/9 anni, negli ultimi due mesi accusa segnali di crisi. Cassa integrazione, mobilità e licenziamenti sono all’ordine del giorno: oggi 6.598 lavoratori, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, hanno perso il posto di lavoro (dati Casse Edili Emilia Romagna). E su questa crisi si innestano i problemi irrisolti del settore: infortuni e lavoro autonomo polverizzato, oltre al rischio delle infiltrazioni malavitose.
“E’ in questo scenario –conclude Donnarumma- che consapevoli della responsabilità che ci hanno affidato gli iscritti, il sindacato Cisl degli edili vigilerà affinché molti di questi rischi non diventino realtà”.