La Giunta comunale ha approvato l’istituzione di un Albo delle Botteghe storiche della città, per valorizzare le eccellenze pluridecennali del territorio, riconoscere la continuità imprenditoriale, il servizio offerto alla cittadinanza e rendere meglio leggibile la continuità, appunto storica, dell’attività commerciale a Reggio.
L’Albo che recherà i nomi di attività commerciali e artigianali radicate sul suolo reggiano da almeno 50 anni e di Osterie attive da più di 25 anni.
Il riconoscimento formale va richiesto presentando domanda sull’apposito modello rilasciato dal Servizio di Sportello per le imprese, il commercio e la tutela ambientale, in una di queste tre diverse sedi: Comune Informa-Urp di via Farini 2/1, Spazio dei cittadini di Ospizio in via Tamburini 1 e Spazio dei cittadini di Pieve in via Fratelli Cervi 70. Il modulo va poi consegnato, debitamente compilato, all’Ufficio Commercio del Comune, in via Secchi 9.
I requisiti per il riconoscimento dello status di Bottega storica, ai fini dell’iscrizione all’Albo comunale sono i seguenti:
– nel caso di attività commerciale o artigianale: svolgimento della stessa attività nello stesso locale da almeno 50 anni, senza soluzione di continuità, a prescindere dagli eventuali mutamenti di denominazione, insegna, gestione o di proprietà, a condizione che siano state mantenute le caratteristiche originarie dell’attività.
– nel caso di pubblici esercizi recanti la denominazione “Osteria” o altre tipologie di esercizi di somministrazione assimilabili alla denominazione di osteria in quanto significative per le tradizioni locali: svolgimento della stessa attività nello stesso locale da almeno 25 anni, senza soluzione di continuità, a prescindere dagli eventuali mutamenti di denominazione, insegna, gestione o di proprietà, a condizione che siano state mantenute le caratteristiche originarie.
– nel caso di farmacie e tabaccherie, attualmente in possesso di idoneo titolo per lo svolgimento dell’attività commerciale, i 50 anni sono riferiti alla attività prevalente.
Reggio avrà così una mappa storica delle sue eccellenze, operazione riconosciuta anche dalla Regione Emilia Romagna, che ai fini della concessione dei contributi previsti dalla legge regionale 41 del 1997, attribuisce titolo di priorità agli interventi riguardanti appunto le botteghe storiche.