In merito alla rimozione dell’albero di Natale allestito in piazza Prampolini, si precisa che tale rimozione non è avvenuta per consentire lo svolgimento, nel pomeriggio di sabato 3 gennaio, della manifestazione per la Palestina.
La rimozione dell’abete natalizio è stata disposta dagli Uffici comunali competenti, in base a considerazioni esclusivamente di ordine pratico in vista della manifestazione del 7 gennaio per il Primo Tricolore, riguardanti le festività non lavorative di domenica 4 ed Epifania del 6 gennaio. In considerazione inoltre delle previsioni meteo che prevedevano la possibilità neve per la giornata di oggi e dei tempi di smontaggio in sicurezza previsti in due giorni. Gli unici giorni disponibili erano sabato 3 e lunedì 5 gennaio. I lavori sono stati conclusi in anticipo, nella giornata di sabato.
L’abete – derivante da disboscamento autorizzato e non recuperabile – era stato collocato inserendolo, per motivi di sicurezza, in una base di cemento, e per questo motivo, non essendo più riutilizzabile, è stato rimosso a pezzi per essere smaltito.
L’Amministrazione è dispiaciuta per la rimozione dell’albero di Natale anticipata rispetto agli anni passati, che un procedimento tecnico e la scadenza del 7 gennaio solo in parte giustificano: è sentimento comune in tutte le nostre case – e quindi anche nella “casa” comune che è la città e la piazza principale – che il presepio o l’albero natalizio rimangano fino all’Epifania.
Non c’è però – si ribadisce – nessuna relazione tra la rimozione dell’albero e la manifestazione che si è svolta in città sabato pomeriggio, come risulta evidente dal fatto che le operazioni di rimozione erano in corso contemporaneamente alla manifestazione.