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Casalgrande, Assistenza prescolastica: il Comune risponde a Filippini


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Ci aspettavamo stamattina i gazebo della sezione di protezione civile della Guardia Nazionale Padana davanti alla scuola media di Casalgrande e i volontari del Carroccio a distribuire, come annunciato, generi di conforto ai giovani alunni abbandonati al freddo e al gelo. Magari per gli adulti poteva esserci anche un buon bicchiere di vin brulé.

Attesa vana. Il solerte conigliere della Lega Nord Paolo Filippini ha fatto marcia indietro rendendosi forse conto dell’esagerazione della sua boutade. Perché tale è: una boutade priva di logica e di senso che si aggiunge alle battute esagerate, fuori luogo e offensive dei giorni scorsi con le quali ha bollato l’amministrazione di “comportamenti indegni di un paese civile”.
Oggetto del contendere quattro, sì quattro bambini, che arrivano davanti alla scuola circa mezz’ora prima dell’inizio delle lezioni. Si sa, la vicina campagna elettorale legittima ogni cosa: anche l’invenzione di un caso inesistente. Perché di invenzione si tratta.
A Filippini si ricorda dunque come stanno i fatti, dopo avere già risposto direttamente ad una sua interrogazione e ai cittadini tramite una nota stampa. Repetita, forse, iuvant.

Il servizio di trasporto degli alunni alla scuola media di Casalgrande avviene tramite quattro mezzi: un bus messo a disposizione dall’amministrazione arriva esattamente alle ore 8.00, orario di inizio delle lezioni; un secondo e un terzo bus di ACT arrivano alle 7.50/755, quindi solo 5 o 10 minuti prima; un terzo bus, sempre messo a disposizione dal Comune, con esattamente quattro alunni arriva intorno alle 7.30, perché successivamente provvede al trasporto degli alunni delle scuole elementari. Va precisato che quest’ultimo servizio è stato chiesto espressamente dai genitori dei quattro bambini in quanto abitano in alcune strade “basse” di Salvaterra o ai confini con il Comune di Rubiera non servite dai mezzi pubblici.

L’alternativa per le famiglie era quella di accompagnare personalmente i bambini nella piazza della frazione e lì farli attendere il bus di ACT. Non si dubita del fatto che al consigliere Filippini si siano rivolti alcuni genitori ma è singolare che la situazione dallo stesso evidenziata risulti “talmente grave” al punto che alla dirigenza scolastica, all’ufficio scuola e all’Urp del Comune non è arrivata una sola segnalazione in merito. Sorge quindi spontanea la domanda: qual è la logica che muove l’esponente leghista ad attaccare istituzioni scolastiche e servizi che ben funzionano? Probabilmente il puro desiderio di visibilità che lo ha portato ad inventare un caso inesistente. Peccato per lui che il maldestro tentativo gli si ritorca contro.
Per la cronaca, stamattina il dirigente scolastico di sua iniziativa ha verificato la situazione e, considerate le pessime condizioni meteorologiche del momento, assumendosi direttamente la responsabilità ha consentito ai quattro alunni di entrare in anticipo. Altri, accompagnati dai genitori o arrivati in treno hanno preferito attendere fuori dall’edificio.