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Bilancio preventivo 2009 del Comune di Reggio Emilia


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Cinque scelte strategiche sono alla base del Bilancio preventivo 2009 del Comune di Reggio Emilia, che sarà discusso nel pomeriggio di oggi dal Consiglio comunale: impegno negli investimenti sulle grandi opere, grazie anche alla collaborazione con altri enti e con i privati; rafforzamento del sistema socio-educativo; consolidamento delle misure anticrisi a favore di famiglie e imprese; contenimento della pressione fiscale e tariffaria (di fatto invariata); riqualificazione e razionalizzazione della spesa.

I passaggi più significativi della manovra sono stati illustrati stamattina , nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco Graziano Delrio, dal vicesindaco e assessore al Bilancio, Franco Ferretti e dal direttore generale del Comune, Mauro Bonaretti.

“In un contesto di crisi economica e di aumento della popolazione residente a Reggio – ha detto il sindaco Delrio – la spesa sociale si consolida superando il 23 milioni di euro, di cui oltre 9 da Fcr. Lo stesso possiamo dire per quanto riguarda nidi e scuole d’infanzia: 28,7 milioni, con un significativo rafforzamento del sistema educativo, che rimane centrale anche in questa fase di crisi. Gli aiuti alle famiglie e alle imprese vengono aumentati, in linea con l’azione già avviata con la manovra di assestamento del 2008. Nel contempo, si procede al contenimento della pressione fiscale e tariffaria, che è fra le più basse in regione, grazie anche alla razionalizzazione della spesa, e ciò si traduce di fatto in un altro sostegno complessivo alle famiglie e all’economia”. La manovra complessiva per gli aiuti a famiglie e imprese raggiungerà i 3 milioni 211mila euro.
Riguardo agli investimenti, ha aggiunto Delrio, “proseguono quelli strategici per le grandi opere. Il Paese può uscire dalla crisi soltanto con un forte piano di investimenti pubblici, che si attuano prima di tutto a livello locale. Perseguiamo questa azione, nonostante la forte diminuzione dei trasferimenti da Roma e nonostante le condizioni inadeguate imposte dal Patto si stabilità. A tale proposito, noto che vi sono state deroghe molto importanti per alcune realtà, come il Comune di Roma, che per due anni non sarà tenuto a rispettare il Patto, o il comune di Catania che si è avvalso di importanti aiuti dallo Stato centrale. Non sono scontento di quanto accade a Roma o Catania. Ma, a maggior ragione, non comprendiamo per quale ragione le Amministrazioni virtuose, con i conti in ordine, non possano impiegare risorse di cui sono dotate”.

Per gli investimenti nel territorio, ha spiegato il vicesindaco Ferretti, sono previste risorse per 120 milioni di euro (nel triennio 2009-2011 sono previsti 200 milioni): “Di questi 120 milioni, 54,6 si ottengono da risorse dell’Amministrazione e 64 attraverso forme di collaborazione pubblico-privato”. La spesa corrente, ha aggiunto Ferretti, “è orientata su principi fondamentali di solidarietà e si attesta sui 137 milioni di euro, con un aumento assai contenuto, di circa l’1 per cento, sul 2008, grazie a una riqualificazione e razionalizzazione della spesa. In tema di tariffe, quelle dei servizi alla persona resteranno invariate, con il solo adeguamento al tasso di inflazione programmata, escluse le rette dei Nidi, delle Scuole dell’Infanzia e dei servizi sociali che rimangono in assoluto invariate”.

Nell’ambito della riqualificazione e riduzione della spesa, si prevede appunto la riduzione della spesa di acquisti di beni di consumo, per effetto dell’accentramento del budget relativo agli acquisti e dell’accorpamento delle procedure, per circa 180.000 euro. Si prevedono inoltre piani di razionalizzazione per le spese di prestazione di servizi e riduzione delle utenze telefoniche del 19 per cento. E ancora la riduzione dei costi della politica per circa 120.000 euro; la riduzione di circa il 10 per cento rispetto al 2008 delle spese di studio, ricerca e consulenza.
Contenimento della spesa anche riguardo al personale e perseguimento dell’obiettivo di stabilizzazione delle forme flessibili di lavoro. In particolare, si otterrà un aumento contenuto della spesa di personale (più 1,6 per cento) compreso il rinnovo contrattuale a fronte di un tasso di inflazione del 3,3 per cento e la riduzione del 3 per cento del numero dei dipendenti complessivi, contestualmente all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato per effetto della stabilizzazione.

Le misure anticrisi a sostegno di famiglie e imprese si realizzano con una manovra complessiva di 3 milioni e 211mila euro:
250.000 a sostegno della finanza sociale: attivazione fondo di garanzia a sostegno delle famiglie in difficoltà economica e interventi di anticipazione a favore di lavoratori in Cassa integrazione speciale
200.000 euro per il sostegno e lo sviluppo alle imprese (Confidi, attività imprenditoriali giovanili… )
2.761.000 euro destinati ad interventi per famiglie in difficoltà, di cui 1.649.000 euro per Fondo affitti per circa 1.800 nuclei familiari; 1.032.000 euro per agevolazioni sulle utenze e altri interventi in favore di circa 1.000 famiglie numerose e/o in difficoltà e 80.000 euro per prestiti sull’onore.

Fra le principali collaborazioni con altri enti, per la realizzazione di infrastrutture: 54 milioni di Anas e Regione per interventi su strade e infrastrutture; 40 milioni per lo sviluppo del trasporto ferroviario da Ferrovie Emilia-Romagna (Fer).