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Crisi Iris: spiragli di dialogo al tavolo istituzionale


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Si è concluso con qualche timido passo avanti il tavolo istituzionale che si è tenuto nel tardo pomeriggio di oggi e che ha messo a confronto Istituzioni, sindacati e rappresentanti della proprietà di Iris Ceramiche Spa. Il tavolo è già stato riconvocato per venerdì pomeriggio alle 17, a differenza di quello odierno non sarà aperto al pubblico, l’avvocato Gragnoli che rappresenta la proprietà ha infatti chiesto forme di confronto più riservate.


Al tavolo, convocato dal Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi in sala Biasin, erano presenti l’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli e Sindaci di Fiorano Claudio Pistoni, di Viano Roberto Lucenti e di Formigine Franco Richeldi. Durante la trattativa i rappresentanti dell’azienda, erano presenti l’avvocato Gragnoli e il curatore fallimentare Pifferi, non hanno ritirato la delibera con la quale lo scorso 5 gennaio è stata messa in liquidazione l’Iris con la relativa messa in mobilità di 750 dipendenti, richiesta fortemente sostenuta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Il confronto ha visto comparire spiragli di dialogo grazie alla regia e alla mediazione dell’assessore alle Attività produttive della Regione Duccio Campagnoli: “c’è la necessità di discutere e siamo disponibili a farlo anche di notte – ha detto concludendo i lavori del tavolo istituzionale durati un paio d’ore – ma è evidente che qualunque discussione non può che comportare prima, durante o dopo il cambiamento del mandato del consiglio d’amministrazione dell’azienda”. Per conto della proprietà l’avvocato dello studio Gragnoli, ha chiesto di incontrare separatamente l’assessore Campagnoli entro la data del prossimo incontro fissata per venerdì pomeriggio.


Durante il suo intervento l’avvocato Gragnoli, pur riconoscendo “la drammaticità della situazione in cui si trovano i lavoratori” ha tenuto fare presente del “dramma umano e professionale in cui si è venuto a trovare chi ha dovuto decidere” per la liquidazione. Non è quindi ancora stata decretata la fine di una delle aziende leader del comprensorio ceramico di Sassuolo: “Il consiglio d’amministrazione – continua l’avvocato – non ha adottato alcun provvedimento su nessuno dei rapporti di lavoro, nemmeno di quelli dei dirigenti. Questo qualcosa vorrà dire, non è solo un segnale d’attenzione o di cortesia nei confronti dei lavoratori. C’è piena disponibilità al dialogo nei limiti di quello che ci è concesso fare in questa situazione”.

Il sindaco di Sassuolo, Graziano Pattuzzi, si dice “mediamente ottimista” perché dopo l’incontro di oggi “qualche segnale da parte dell’azienda c’è”. Meno soddisfatti sono i sindacati che avrebbero preferito il ritiro immediato della delibera per la liquidazione come ha chiesto questa mattina l’assemblea generale dei lavoratori che ha maturato, fra l’altro, la decisione di uno sciopero ad oltranza per le aziende del gruppo Iris.


Durante il suo intervento l’assessore Campagnoli ha poi annunciato l’intenzione del presidente della Regione, Vasco Errani, di convocare un tavolo con gli imprenditori e i sindacati, nei prossimi giorni, per firmare un “patto di comportamento virtuoso” che convinca gli imprenditori, colpiti dalla crisi economica internazionale, a promuovere tutte le iniziative possibili senza sacrificare posti di lavoro.