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Bologna, Cisl: è emergenza nei Pronto Soccorso


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E’ una vera e proprio situazione di emergenza quella che la Cisl denuncia per i pronto soccorso dell’azienda Usl di Bologna. Tempi di attesi lunghissimi, organici carenti, situazione continua di tensione con i cittadini in attesa di essere visitati, medici richiamati con turni anche di 18 ore (8-14, 20-8). La Cisl ha denunciato la latitanza dell’Ausl di fronte a un problema sollevato da tempo anche all’assessore Giovanni Bissoni senza ottenere risposte adeguate.

La salute e la sicurezza dei cittadini che si rivolgono ai Pronto Soccorso non è mai a rischio – precisa l’Azienda Usl di Bologna -, neanche in periodi come questo, durante i quali si registra una attività assistenziale particolarmente intensa. I Pronto Soccorso infatti lavorano applicando correttamente linee guida e protocolli scientifici con la massima attenzione e diligenza da parte di tutto il personale.
Diversamente da quanto affermato oggi dai rappresentanti CISL, il codice di gravità del Pronto Soccorso viene attribuito in pochi minuti dal personale addetto al triage ed alla accoglienza ed è contestualmente comunicato al cittadino.
Non risponde al vero nemmeno il dato riferito all’attesa dei codici gialli, che nel corso del 2008 ha avuto un tempo medio di 39 minuti, con rarissimi picchi, dovuti a eccezionali contingenze, che non hanno tuttavia mai superato le 2 ore.

Il settore dell’Emergenza Urgenza, a Bologna come in tutte le realtà metropolitane italiane, è di grande complessità; Bologna si connota peraltro come eccellenza riconosciuta a livello nazionale per il Trauma Center dell’ospedale Maggiore e il sistema 118, eccellenze raggiunte grazie anche alla competenza ed autorevolezza, riconosciuta dalla comunità scientifica, di professionisti come il dottor Giovanni Gordini.

L’emergenza-urgenza è un settore caratterizzato su tutto il territorio nazionale da un elevato turn-over del personale. Per questo motivo L’Azienda ha sempre posto attenzione nel reperimento del personale dedicato, tramite procedure concorsuali per garantire stabilità agli organici.
Per quanto riguarda la dotazione del personale medico dei PS dell’Azienda, a differenza di quanto affermato dalla CISL – continua l’Azienda Usl – al Maggiore a fronte di una dotazione prevista di 29 unità, attualmente sono in servizio 27 medici. Per quanto riguarda l’area Nord, a fronte dei 36 medici previsti ne sono in servizio attualmente 32, che diventeranno 33 da lunedì 19 gennaio e 35 dal 1° febbraio.
L’Azienda è consapevole delle criticità legate a un trend sempre crescente di domanda da parte dei cittadini nei confronti delle strutture di Pronto Soccorso, e da tempo sta operando per adeguare l’offerta dei servizi, attraverso soluzioni organizzative e gestionali innovative quali la sperimentazione degli ambulatori di continuità assistenziale. Sono già 4 sul territorio metropolitano, 2 dei quali a Bologna, presso il Poliambulatorio Beroaldo per la zona est e il Poliambulatorio Sant’ Isaia per quella ovest, e gli altri 2 rispettivamente a Casalecchio di Reno e Porretta Terme. Gli ambulatori sono attivi dalle 20 alle 22 dal lunedì al venerdì e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18; l’accesso è gratuito e aperto a tutti, bambini compresi. Altri 3 ambulatori di continuità assistenziale verranno attivati nei prossimi mesi per completare l’offerta nei diversi distretti.
Gli ambulatori potenziano la disponibilità della Guardia Medica, che nel periodo gennaio/settembre 2008 ha fornito circa 42 mila prestazioni, incluse quelle ambulatoriali.
Infine, per quanto riguarda il trattamento economico, le attività che eccedono il normale orario di servizio, all’interno del Dipartimento Emergenza, sono state riconosciute economicamente e in maniera omogenea.
Su questi stessi temi – conclude la nota – l’Azienda incontrerà la prossima settimana le organizzazioni sindacali.