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I dati 2008 sulla qualità dell’aria a Modena


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Negli ultimi tre anni le concentrazioni di polveri sottili (pm10) nell’aria hanno registrato un lieve miglioramento; in particolare nel 2008 calano i superamenti di pm10 in tutte le stazioni della provincia, un fenomeno dovuto in parte all’andamento meteorologico. E’ quanto emerge dai dati dell’Arpa raccolti dalla Rete di monitoraggio provinciale della qualità dell’aria.

Nella stazione di via Giardini a Modena i superamenti sono passati da 130 nel 2006 a 120 nel 2007 e infine, nell’ultimo anno, a 112; analogo comportamento si è registrato nella stazione di Nonantolana (124, 120, 99) e nelle altre aree del territorio provinciale.
Nei mesi di novembre e dicembre 2008 i giorni di pioggia sono stati più del doppio (21), rispetto a quelli degli anni precedenti (8 e 9). E, come confermano i tecnici dell’Arpa, questa differenza ha ridotto i giorni di superamento delle concentrazioni in atmosfera delle polveri.

«La situazione rimane critica in tutta la provincia – afferma Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – con una frequenza di superamenti al di sopra dei 35 consentiti per legge, ma da alcuni anni stiamo registrando una tendenza positiva. E’ vero che nel 2008 abbiamo avuto una piovosità maggiore rispetto agli anni precedenti che ha ridotto le giornate a rischio polveri, ma è altrettanto vero che anche per altri inquinanti stiamo verificando una inversione di tendenza. Questo grazie al miglioramento del parco auto, del ciclo produttivo delle imprese e altri interventi previsti con il Piano di risanamento dell’aria».

Per quanto riguarda gli altri inquinanti, il monossido di carbonio e il benzene restano al di sotto dei limiti, mentre per il biossido di azoto (presente nei gas di scarico delle auto, diesel in particolare) risulta superiore alla media annuale consentita, ma in calo.

«L’Unione europea – aggiunge Caldana – riconosce la possibilità di ottenere deroghe sui limiti agli sfioramenti per le aree con condizioni meteo particolarmente sfavorevoli come la pianura Padana, a condizione che si introducano misure concrete di risanamento, come stiamo facendo».

Le procedure di richiesta di deroga sono condotte dalla Regione Emilia Romagna in accordo con le altre Regione della Pianura padana. In caso di deroga il limite massimo consentito per le polveri sottili salirebbe a 75 microgrammi, ma solo per due anni.