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Museo Ferrari: cordoglio per la scomparsa del progettista

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La Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari esprime la sua sconcertata costernazione per
l’improvvisa scomparsa dell’architetto Jan Kaplicky, autore del progetto architettonico del
complesso museale modenese dedicato ad Enzo Ferrari ed all’automobilismo sportivo. L’architetto, 71 anni si trovava ieri sera a Praga, la sua amata città natale, dove è in corso di realizzazione un’altra grande opera firmata da lui, la Biblioteca Nazionale, quando è stato colpito da un malore improvviso che gli è stato fatale, mentre passeggiava per strada. Soltanto poche ore prima, nel pomeriggio, la seconda moglie Eliska aveva dato alla luce Johana, la sua seconda figlia (Kaplicky ha un altro figlio Joseph, nato dal primo matrimonio con l’architetto inglese Amanda Levete).


“Siamo molto colpiti dalla triste notizia che ci è giunta” dice Mauro Tedeschini, Presidente della
Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari”, “Jan Kaplicky era prima di tutto una persona dotata di
grande sensibilità ed onestà intellettuale oltre che un affermato e stimato progettista a livello
internazionale, abbiamo sempre mantenuto ottimi rapporti professionali con lui e ci dispiace molto che non abbia potuto in vita vedere realizzato il Museo Enzo Ferrari, un progetto al quale aveva lavorato con grande passione, zelo ed orgoglio”.

“Siamo comunque convinti” aggiunge il
Segretario Generale della Fondazione Adriana Zini, “che il riconoscimento maggiore che possiamo conferirgli è quello di realizzare al più presto il complesso museale, continuando a rispettare i principi a cui si era ispirato nel disegnare e progettare quest’opera, che la città di Modena, ora più di prima, deve essere fiera che porti la sua firma”.

Jan Kaplicky era nato il 18 Aprile a Praga, dove
aveva compiuto gli studi di Architettura e si era trasferito nel 1968 a Londra, dove aveva
collaborato con grandi nomi quali Norman Foster, Richard Rogers e Renzo Piano, prima di fondare
nel 1979 lo studio Future Systems assieme ad Amanda Levete. Future Systems è da sempre conosciuto nel mondo per la sua perenne sfida alle nozioni tipiche di spazio. Il Suo disegno innovativo, visivamente affascinante ed altamente funzionale, trae ispirazione
dall’attenta osservazione della natura e della tecnologia transferita da altri campi di applicazione. Lo Studio, seguito da molto tempo da tutte quelle persone interessate dall’aspetto estremamente moderno dell’architettura, mantiene un equilibrio fra progetti costruiti e ricerca, grazie alla quale riesce a spingere al limite il confine del progettare. I progetti realizzati dimostrano con consistenza che funzionalità e rispetto per l’ambiente non
richiedono nessun compromesso formale. Nel contempo l’operato è fondato su solidi principi di
praticità e fattibilità, con una forte enfasi sul rapporto col cliente e il team di consulenti.
Fra i progetti di rilievo, l’acclamato NatWest Media Centre nel campo di cricket del Lord’s MCC a Londra, il ponte galleggiante che unisce West India Quay e Canary Wharf nei Docklands di Londra, abitazioni urbane ed rurali, negozi per Garçons e Marni, in New York, Tokyo and Parigi.
Aperto nell’Agosto 2003 anche il flagship Store per New Look in Oxford Street a Londra e nel
Settembre dello stesso anno l’iconico edificio commerciale per Selfridges a Birmingham (che la
Regina Elisabetta d’Inghilterra ha talmente apprezzato da trasferirne un effige su un francobollo). Lo studio ha lavorato anche al progetto di una nuova stazione della metropolitana a Napoli collaborando col l’artista Anish Kapoor. Nel marzo 2007 si è inoltre aggiudicato il concorso per la Nuova Bibilioteca Nazionale di Praga. Da sempre ha poi impiegato risorse ed energie anche nella progettazione di design per aziende come Alessi, Kundalini, Established&Sons e FontanaArte

Nell’esprimere profondo cordoglio per la scomparsa dell’architetto Jan Kaplicky fondatore dello studio londinese Future Systems, l’amministrazione comunale modenese fa sapere che la scomparsa del progettista che ne ha curato il progetto, non rappresenta un segnale d’arresto per la realizzazione della Casa Museo Enzo Ferrari.

“Siamo addolorati per la morte di Jan Kaplicky – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Mario Lugli – e consapevoli che la Casa Museo Enzo Ferrari sarà probabilmente una delle ultime opere firmate dall’architetto. Proprio domani la commissione tecnica, istituita dal Comune di Modena, aprirà le buste contenenti le offerte pervenute alla gara d’appalto per la realizzazione del complesso museale e nelle prossime tre settimane conosceremo il nome della ditta vincitrice. Già prima di Pasqua – continua l’assessore – sarà quindi avviato il cantiere che entro il 2010 garantirà a Modena un nuovo e importante museo dedicato alla figura di Enzo Ferrari”.

La nuova struttura museale comprenderà la casa in cui nacque Enzo Ferrari nel 1898 e una nuova Galleria espositiva, l’ormai famoso cofano giallo, che verrà costruita nell’area adiacente alla casa natale. Il progetto architettonico dell’opera è dello studio londinese Future Systems, l’ingegneria della società modenese Politecnica. Il complesso museale avrà una superficie di oltre 5 mila metri quadrati e comprenderà al suo interno, oltre agli spazi dedicati all’esposizione, anche un centro di documentazione, una sala per proiezioni cinematografiche, la possibilità di una conference-room con capienza di 200 posti, una caffetteria e uno store. Il nuovo complesso museale si propone di attrarre oltre 200 mila visitatori all’anno.