In primo luogo una esplicita denuncia: sul numero delle card consegnate ai pensionati e realmente rese spendibili, NON è possibile ottenere una
risposta ufficiale dall’INPS! La Direzione Centrale dell’Istituto NON fornisce il dato suddiviso per ogni
territorio provinciale. Questo comportamento negativo, se confermato ulteriormente, sarebbe del tutto immotivato e , forse, dettato dal flop
numerico che – purtroppo – colpisce le aspettative di tantissimi pensionati.
Dopo l’assordante tamtam mediatico, cerchiamo di commentare i deludenti numeri disponibili:
– nel 2007 furono 2.850.000 i cittadini (a Modena 24.500) prevalentemente anziani che ottennero il “bonus” a fine anno di 150 euro.
– per il 2008, la socialcard par a 120 euro doveva andare – secondo le promesse del governo – a meno della metà (1.350.000) dei soggetti
sopracitati.
– IN REALTA’ al 31 dicembre scorso ne sono state effettivamente autorizzate dall’INPS neanche un quarto: circa 330.000 in tutta Italia!
La delusione e la rabbia è tanta. Si vede e sopratutto si ascolta e tocca con mano nei nostri uffici dello Spi-Cgil e del Patronato Ica di Modena che, in oltre quaranta sedi aperte anche durante le feste, si sono attivati per il disbrigo delle procedure previste – complicate e vessatorie – causa di notevoli disagi e di ulteriore frustazione per gli anziani.
Un solo dato sopra ogni altro: a Modena abbiamo dato assistenza a 531 pensionati aventi diritto accertato alla card sociale “per i poveri”.
Ad altri 1.430 (quasi il triplo!!) si è dovuto spiegare che non potevano averne diritto che…
I casi sono tantissimi! Docce fredde, facce tristi e perfino imbarazzate per dover spiegare ai diretti interessati.
Non bastano i 65 anni di età e non basta superare 6.000 euro di reddito annuo; poi ti vedi escluso perchè basta un minimo valore catastale per un
garage, o una piccola rendita Inail per un infortunio subito sul lavoro, o una pur bassa pensioncina di accompagnamento, o per un po’ di Bot risparmiati in banca, o per una doppia utenza elettrica intestata, e così via deludendo…
Infine, per chi avesse superato il percorso iperselettivo, non sono finite le amare sorprese: restano le difficoltà e gli ostacoli per ‘pendere’ i
40 euro della card!
In quanti paesi della nostra montagna o della pianura modenese vi sono negozi convenzionati con il “circuito Mastercard” ?
Da ultimo, due casi concreti verificatisi proprio oggi.
Da Castelfranco ci segnalano che un pensionato ha lasciato la spesa alla cassa perchè ancora non in possesso del PIN che “accende” la card!
Da S.Cesario il caso di un’altra mancata spesa perchè alla cassa del negozio la card risultava non “caricata” dei 40 euro dall’Inps!
Beffe e bocconi amari anche per i pensionati modenesi più poveri.
Franco Zavatti, segretario provinciale sindacato pensionati SPI/CGIL
Modena
Il Codacons presenta esposto all’Antitrust e al Tribunale dei Ministri
Il Codacons sta ricevendo da giorni numerose segnalazioni di cittadini che, pur avendo diritto alla social card varata dal Governo, non hanno ottenuto l’accredito del denaro loro spettante.
La mancata ricarica della social card – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – di fatto determina un danno per i cittadini, poichè lede la loro dignità personale. Il mancato versamento dei soldi, infatti, rappresenta un male ingiusto inflitto al cittadino, che si aspetta di beneficiare della somma promessa come sostegno per la spesa alimentare, acquisto di prodotti per la casa, ecc.
Si registrano inoltre enormi difficoltà nell’accesso a tale carta, per il cui ottenimento occorre seguire un iter troppo complicato per gli utenti.
Per tali ragioni il Codacons ha deciso di presentare un esposto all’Antitrust (per valutare i profili di pubblicità ingannevole) e al Tribunale dei Ministri, in cui si chiede di intervenire valutando le ipotesi che si riterranno idonee, compresa quella di truffa.
L’associazione mette il blog del Presidente (