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Il Consiglio comunale carpigiano di giovedì 15 gennaio


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Un ordine del giorno della Lega Nord Padania a favore dell’intitolazione di una via cittadina all’ex Vescovo Alessandro Maggiolini e un’interrogazione del gruppo Italia dei Valori sugli orari dell’Ufficio immigrazione della Questura di Modena sono stati alcuni degli argomenti trattati ieri, giovedì 15 gennaio, nel corso della prima seduta dell’anno del Consiglio comunale di Carpi.

L’ordine del giorno presentato da Argio Alboresi motivava la richiesta di intitolazione di una via alla figura del presule ricordando come monsignor Maggiolini sia stato Vescovo della Diocesi di Carpi-Mirandola dal 1983 al 1989 e definendolo “uomo e prete di indubbio valore, deciso nelle proprie idee, seppe capire e prevedere i problemi derivanti da immissioni massicce nella nostra società di persone con culture e religioni antagoniste”.
Il dibattito in aula si è sviluppato soprattutto su quest’ultima espressione, che alcuni consiglieri hanno chiesto ad Alboresi di eliminare dal suo ordine del giorno. L’esponente del partito di Bossi ha accettato di sostituire il termine “antagonista” con “diverse” ma non l’invito a cassare altre parti.

Al momento del voto il Consiglio ha visto esprimersi a favore oltre a Lega Nord e Forza Italia anche i consiglieri Pd Cavazzuti, Tosi, Zironi, Masetti, Gasparini, Garuti e Dalle Ave, con il no dei consiglieri Pdci Battini, Rc Valentini e Sd Galantini e l’astensione del Sindaco Campedelli, del Presidente del Consiglio Menozzi, dei consiglieri Pd Papazzoni, Terenziani, Malaguti e Savino (Verdi). L’odg è stato dunque approvato.

Lorena Borsari (Italia dei Valori) ha invece presentato in aula un’interrogazione relativa agli orari dell’Ufficio immigrazione della Questura di Modena. “Mi è stato riferito che questo è a disposizione degli agenti solo negli orari di ufficio, rendendo vano il fermo di persone delle quali non si è potuta verificare l’identità negli orari di chiusura, mentre a Bologna l’omologa struttura sarebbe aperta 24 ore su 24. Chiedo se sia vero e cosa intenda fare la Giunta per consentire un adeguato servizio sul territorio provinciale volto alla tutela della legalità: che disposizioni ha poi dato alla Polizia municipale durante gli orari di chiusura del servizio? Ci sono state difficoltà nell’identificazione delle persone?”

L’assessore alla Polizia Municipale Carmelo Alberto D’Addese ha spiegato in aula come “nel caso sia necessario procedere all’identificazione mediante fotosegnalamento il Comando di via Tre Febbraio ricorra al locale commissariato di Ps e, se non attivo questo, alla Polizia municipale di Modena, che ha anch’essa orari definiti. In caso di indisponibilità degli uffici preposti alla verifica dell’identità personale è prevista per legge la possibilità di invitare il soggetto a presentarsi presso gli uffici di Modena della Questura: in casi di particolare urgenza si è sempre avuta la massima disponibilità da parte del personale di Pubblica sicurezza ai fini dell’adozione dei provvedimenti necessari. A Bologna poi vige lo stesso orario di Modena”. “Prendiamo atto che nel caso della fotosegnalazione esistono orari di ufficio, disposizioni e inviti a ripresentarsi – ha chiosato Borsari – e che da parte del Governo vengono fatte affermazioni che sono ben diverse dalla realtà”.