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Quote latte: Rabboni invia al ministro Zaia la proposta di riparto Emilia R.

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E’ stato inviato oggi al ministro dell’agricoltura Luca Zaia dall’assessore regionale Tiberio Rabboni il documento con le proposte dell’Emilia-Romagna per il riparto delle nuove quote latte assegnate
all’Italia. Il testo, che è stato ieri sottoscritto da Coldiretti, Cia e Confagricoltura regionali oltre che dalle centrali cooperative Copagri, Legacoop e Confcooperative, individua una serie di requisiti e di condizioni con l’obiettivo – scrive Rabboni a Zaia – di “regolarizzare le produzioni in esubero secondo principi di equità e giustizia nei confronti dei produttori che, con grandi sacrifici, hanno operato nel rispetto delle regole”.


La proposta arriva in vista dell’imminente decreto che dovrà decidere i criteri di riparto delle nuove quote latte, dopo che l’Europa ha riconosciuto all’Italia un aumento del proprio quantitativo nazionale del 5% a partire dalla campagna 2009-2010 e dopo che una quota aggiuntiva del 2% era già stata assegnata al nostro Paese a partire dalla
campagna 2008/2009.
In Emilia-Romagna gli allevatori che sono stati multati, nell’ultima campagna lattiera, per aver prodotto latte in eccesso rispetto alla quota
assegnata sono 70 su 4.350.
I beneficiari delle nuove quote
Al centro del documento dell’ Emilia-Romagna dunque la richiesta che i beneficiari dell’assegnazione delle nuove quote siano esclusivamente coloro che sono in regola con i versamenti, anche attraverso l’adesione
alla nuova rateizzazione, non abbiano venduto quote e continuato a produrre in esubero, si impegnino a non cederle in futuro separatamente
dall’azienda e rinuncino preliminarmente a qualunque tipo di contenzioso sulle quote latte con l’amministrazione pubblica. Le nuove quote
dovranno inoltre essere assegnate anche a coloro che per regolarizzarsi le hanno acquisite in affitto da terzi.
Le multe
La rateizzazione delle multe non pagate dovrà avere una durata massima non superiore ai 20-25 anni, la rata dovrà avere un importo minimo di 5 mila euro e la procedura sarà applicabile ad aziende con un debito complessivo superiore a 30 mila euro.
Dovrà inoltre essere previsto il pagamento degli interessi ‘euribor’ per garantire equità nei confronti degli allevatori che per regolarizzarsi si
sono indebitati, pagando i relativi interessi bancari.
Parte degli introiti delle multe dovrà essere utilizzata per interventi a sostegno delle aziende che hanno effettuato investimenti per mettersi in
regola o a compensazione della progressiva perdita di valore patrimoniale delle attuali quote latte
Assegnazione della quota del 2%
Nel documento viene chiesto che il 2% di aumento della quota nazionale di latte assegnato all’inizio del 2008 all’Italia venga rapidamente trasferito alle Regioni. Queste provvederanno a distribuirlo agli allevatori nel pieno rispetto delle priorità fissate dalla legge.

Confagricoltura, Cia, Copagri: “Bene la posizione della Regione”
Confagricoltura, Cia e Copagri dell’Emilia-Romana
esprimono soddisfazione per la proposta dell’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-
Romagna Tiberio Rabboni riguardante la predisposizione dei provvedimenti ministeriali
in materia di assegnazione e distribuzione delle quote latte aggiuntive ottenute
dall’Italia.
“Non possiamo che condividere e appoggiare la proposta inviata dalla Regione Emilia-
Romagna al ministro Zaia – commentano i presidenti delle tre organizzazioni –
soprattutto perchè il criterio indentificato da Rabboni ruota attorno ai concetti di
equità e di giustizia nei confronti degli allevatori che hanno sempre lavorato nel rispetto delle regole”.
La proposta è contenuta in un documento sottoscritto dall’organizzazione degli
imprenditori agricoli e inviato al ministero.
“Concordiamo inoltre sulle necessità
identificate da Rabboni – proseguono Mario Girolami (Confagricoltura), Nazario Battelli
(Cia) e Pietro Minelli (Copagri) – da un lato di dare seguito immediatamente al
trasferimento alle regioni del 2% dell’aumento della quota nazionale ricevuta dallo Stato all’inizio del 2008, affinchè sia assegnato alle aziende, e dall’altro che si destini una buona parte degli introiti derivanti dalla futura regolarizzazione dei vecchi contenziosi agli allevatori che hanno effettuato investimenti per mettersi in regola e a compensazione della progressiva perdita di valore patrimoniale delle attuali quote latte”.
Per le assegnazioni delle nuove quote, il documento sottoscritto da Copagri, Cia e
Confagricoltura propone “che i beneficiari siano esclusivamente coloro che si sono messi in regola con i versamenti ed abbiano aderito alla nuova rateizzazione qualora il versamento non copra l’intero importo, non abbiano venduto quote e continuato a produrre in esubero, si impegnino a non cederle in futuro separatamente dall’azienda
e rinuncino preliminarmente a qualunque tipo di contenzioso sulle quote latte con l’amministrazione pubblica”. Bene, per le tre organizzazioni, anche alla richiesta che le
nuove quote vengano assegnate anche a coloro che in corso di campagna per regolarizzarsi le hanno acquisite in affitto da terzi.
Positivo infine il richiamo all’attivazione di interventi volti a sostenere i prezzi e a
regolare la produzione del latte per i formaggi DOP come il Parmigiano-Reggiano e il Grana Padano.