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Casalgrande: costruire una rete di protezione sociale


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“Serve lo sforzo di tutti, un impegno straordinario e uno slancio della Comunità per fare fronte ad una situazione economica che si è notevolmente aggravata negli ultimi mesi nel nostro Comune e più complessivamente nel distretto ceramico”. E’ questo l’appello lanciato dall’amministrazione comunale, per voce del sindaco Andrea Rossi e dell’assessore alle politiche sociali Caterina Mammi, che hanno incontrato alcuni “portatori di interessi” tra i quali rappresentanti di aziende e delle forze sociali, parrocchie ed esponenti delle associazioni di volontariato che operano sul territorio per mettere in campo una serie di azioni tese a fronteggiare nel concreto i pesanti effetti della crisi.

I dati sono noti e tutti con il segno meno. Oltre al calo della produzione ceramica, delle esportazioni e dei fatturati, stiamo registrando una crescita esponenziale delle ore di Cassa integrazione che, nelle diverse forme, aumentano in percentuali che vanno dal 40 al 70% rispetto allo scorso anno. A questo si aggiunge il reale pericolo della perdita di centinaia di posti di lavoro, come dimostra le vicenda del Gruppo Iris. Per dare un’idea di quanto questi fenomeni incidano sull’economia reale delle famiglie, si consideri come nel nostro Comune negli ultimi mesi stiano aumentando le richieste di esenzione delle rette per i servizi scolastici primari; aumentano i ritiri dei bambini figli di lavoratori in mobilità o cassaintegrati dagli stessi servizi; cresce l’insolvenza degli affitti nelle case popolari; aumentano gli accessi al centro distribuzione alimenti e, più in generale, si moltiplicano le richieste agli uffici dei servizi sociali.

“E’ un quadro a tinte fosche, commenta il sindaco, che deve fare riflettere ma che va affrontato con determinazione e fiducia. Non è la prima volta che il distretto si trova in situazioni di difficoltà ma è sempre riuscito a risollevarsi: così dovrà essere anche oggi, seppure nella consapevolezza dei sacrifici che si dovranno affrontare”.

In altre parole l’amministrazione farà quanto è suo potere e già il bilancio 2009 prevede una serie di azioni fortemente proiettate sul sociale che impegna ben il 42 % delle risorse: blocco delle tariffe di tutti i servizi a domanda individuale e richiesta di una contribuzione equa rispetto alle possibilità reali delle famiglie; nessun aumento dell’imposizione tributaria; aumento dei contributi per le famiglie bisognose; sostengo delle politiche abitative; mantenimento dei servizi per la prima infanzia e la popolazione anziana, con la possibilità della revisione delle fasce ISEE a fronte di situazioni di mobilità.
Ma si potrà fare di più.
All’interno di una approfondita analisi che si sta effettuando con gli altri Comuni del Distretto e al tavolo provinciale anticrisi, sono infatti al vaglio una serie di azioni concertate e condivise a sostegno del reddito delle famiglie e per garantire a tutti l’accesso ai servizi.
A Casalgrande, in particolare, a conclusione del proficuo incontro si è deciso di provvedere all’istituzione di una cabina di regia per guidare un primo progetto rivolto al territorio comunale denominato “Metti in rete la solidarietà”, attraverso il quale tutti i soggetti coinvolti saranno chiamati a contribuire ognuno per le proprie competenze e possibilità per dare risposte rapide e concrete alle famiglie a rischio indigenza, potenziando i servizi già in atto e individuando forme nuove per il reperimento di risorse e mettendo, appunto, in rete solidarietà, idee, lavoro, disponibilità economiche e sussidi da indirizzare a chi in questo momento ha maggiori difficoltà.