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Lega Nord Sassuolo: cronostoria di una non integrazione


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13 Dicembre. Supportati da una parte di sinistra probabilmente disposta ad ogni tipo di alleanza pur di avere la poltrona alle prossime elezioni, l’”associazione” AlHuda manifestava unita per la Moschea.
06 Gennaio. Con mossa tardiva, viene resa esecutiva l’ordinanza di sgombero dei locali situati in Via Circonvallazione nr. 189.
18 Gennaio. Si conclude, non senza polemiche, il trasloco dei residenti del palazzo ghetto.
18 Gennaio. Un cittadino residente a Braida segnala la presenza dei musulmani in Via S. Giacomo intenti nella preghiera.
19 Gennaio. Si scoprono scritte oltraggiose sui muri del Cimitero Nuovo Urbano.


Si è passati da una manifestazione pacifica, seppur manovrata dai soliti noti che continuano a giustificare le azioni della comunità musulmana, all’uso improprio (ancora!) di uno stabile che non può essere adibito a luogo di culto.
Questa è la dimostrazione della prepotenza di chi non ha nessuna intenzione di integrarsi con la nostra comunità; anzi, è disposto, con la forza, ad ottenere ciò che vuole a dispetto delle nostre Leggi/regolamenti. Si appellano spesso all’Art. 8 della Costituzione Italiana per imporci la loro scelta di un luogo dove pregare. Ma questo articolo non sancisce il diritto ad avere un luogo di culto, garantisce invece che “Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano”.
Durante il corteo che ha sfilato per le vie del centro, alcuni ostentavano frasi tipo: ”I tuoi diritti finiscono laddove iniziano quelli degli altri”.
L’uso improprio di un magazzino non è un diritto, è ledere la libertà degli altri , ed è un’offesa per chi crede ancora nella Giustizia e nel rispetto delle regole di civile convivenza.
Le scritte infami in luogo consacrato sono intollerabili, a maggior ragione se lo scopo è quello di volere un “teto” che , per Legge , non può essere lo stabile di Via S.Giacomo.
Per questo motivo la Lega dice BASTA !!
Basta al dialogo con chi è sordo ad ogni dovere civico ; basta al dialogo con chi rovina la città e rende invivibili interi quartieri; basta alla mediazione per un’integrazione imposta solo ai cittadini Sassolesi, e non agli stranieri. E’ il momento di applicare la tolleranza zero verso chi compie gesti simili.

L’”associazione” per prima, se ne è a conoscenza, deve denunciare alla Forze dell’Ordine chi si è reso colpevole di questo sfregio alla Città che li ospita.

Allora potremo pensare ad un dialogo per una convivenza civile che comunque Sassuolo si sente costretta a subire.

Gianfrancesco Menani Capogruppo Consigliare Lega Nord Padania Sassuolo
Francesca Gottardi Giovani Padani Sassuolo