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Partito della Rifondazione Comunista riguardo allo sgombero di Mezzavia


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Il Partito della Rifondazione Comunista in sostegno alla gente del Palazzo di Mezzavia sottoposto a sgombero.


Esprimiamo solidarietà e comprensione nei confronti delle persone che hanno dovuto subire le condizioni di disagio e di umiliazione imposte dallo sgombero del palazzo in cui abitavano.
Vogliamo però ricordare che le responsabilità politiche sono da ricercare nella non curanza e nell’illogicità con cui negli anni si sono gestite le politiche urbanistiche e sociali del Comune di Sassuolo e nella pervicacia con cui gli amministratori di oggi si ostinano a consumare suolo e ad edificare anziché porre rimedio agli errori del passato che hanno permesso che si creassero quartieri ghetto come quello di mezzavia.
Ci auguriamo che il Comune di Sassuolo sappia rispettare l’impegno preso per il ricollocamento degli abitanti in abitazioni idonee, anche se va verificato con esattezza quante potrebbero essere le famiglie che da oggi si troveranno per strada.
Per quanto riguarda il diritto di culto, si ribadisce che il ruolo di un’Amministrazione Comunale debba essere quello di mediare fra le varie sensibilità presenti in una città, capacità particolarmente importante oggi, in una società in cui le comunità di cittadini sono composte da persone di provenienze e religioni diverse, dove tutte le religioni debbono essere rispettate nel rigoroso rispetto del principio della laicità dello Stato e delle istituzioni pubbliche.
Ancora una volta dobbiamo invece rammaricarci del fatto che le confessioni religiose sono diventate argomento di scontro politico tra le persone.
Lo sgombero di Mezzavia, ben programmato nei tempi e nei modi per scopo elettorale, ha messo d’accordo il centro sinistra con la destra di Sassuolo, di fatto si utilizza il disagio delle persone per scopi moralmente criticabili.
E’ bene che tutti sappiano che operazioni di emergenza come questa non fanno altro che alimentari sentimenti di razzismo e pregiudizi nei confronti dei migranti.
Infine condanniamo le scritte minacciose apparse nei muri cimiteriali e riteniamo anche noi scorretto l’utilizzo di queste per rinnegare un percorso di integrazione con persone provenienti da altri mondi.

Giuseppe Cassetti
Il Segretario dei Circoli di: Sassuolo, Formigine, Fiorano e Maranello