Home Modena Anche a Modena la campagna Cgil contro il razzismo

Anche a Modena la campagna Cgil contro il razzismo


# ora in onda #
...............




E’ partita anche a Modena la campagna nazionale CGIL contro il razzismo e per la piena integrazione dei cittadini stranieri con uguali diritti e doveri sul piano sociale, economico e della cittadinanza, per costruire un futuro migliore per tutti.

Inaugurata ufficialmente dal segretario generale Cgil Gugliemo Epifani lo scorso 17 novembre, la campagna informativa e di sensibilizzazione dal titolo “Stesso sangue, stessi diritti”, prevede diverse iniziative articolate a livello nazionale e nei singoli territori. Obiettivo della
campagna è quello di rivolgersi a tutti, dalle istituzioni ad ogni singolo cittadino, lavoratori, giovani e pensionati, per un impegno individuale
contro il razzismo.
Oltre alla diffusione di manifesti, volantini, spot radiofonici e televisivi, la campagna Cgil prevede infatti una raccolta di adesioni
individuali, che in questi primi due mesi si attestano a quasi mille con primi firmatari lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premio Nobel Rita Levi Montalcini, il senatore a vita Giulio Andreotti, e a seguire altre numerose firme di politici, senatori e deputati di entrambi gli schieramenti, e tantissima gente comune.
E’ possibile aderire
cliccando Qui.

Numerosi anche gli incontri e le assemblee che si stanno articolando nei territori e nei luoghi di lavoro, convegni, dibattiti, mostre itineranti,
spettacoli, esibizioni di cori di bambini, promozione letteraria di testi tematici, diffusione di materiali audiovisivi, ecc…
L’elenco delle iniziative e gli slogan della campagna, curata da Fabio Ferri, sono reperibili sul sito
Campagna Antirazzista Cgil.

La campagna Cgil contro il razzismo incrocia quella sessantesimo della Carta dei Diritti Umani
dell’ONU alla quale è stata dedicata la tessera sindacale 2009 e alla quale la Cgil ha aderito insieme a tante altre associazioni.

Anche la Cgil di Modena ha aderito con proprie iniziative alla campagna di questi mesi che si concluderà simbolicamente il prossimo 21 marzo, nella Giornata Internazionale contro il Razzismo.
Sabato 24 gennaio 2009 è prevista a Modena un’intera giornata dedicata ai temi dell’immigrazione, alle politiche per l’integrazione, alla lotta al razzismo e alla promozione di eguali diritti e doveri per tutti, modenesi e cittadini stranieri.
La mattina alle ore 9.30 presso il salone Corassori di piazza Cittadella 36, convegno con rappresentanti delle Istituzioni, Autorità, magistrati, sindacalisti, immigrati.
Presiede Valentina Montorsi coordinatrice del Centro Lavoratori Stranieri (Cls) della Cgil di Modena. L’intervento di apertura è del segretario
confederale Domenico D’Anna responsabile delle politiche dell’immigrazione Cgil, a seguire gli interventi del Questore di Modena Salvatore Margherito, del Prefetto Giuseppina Di Rosa, del Sindaco Giorgio Pighi, del segretario Cgil Donato Pivanti e di Donatella Donati dell’Associazione Nazionale Magistrati. Poi il dibattito con i presenti in sala e le conclusioni di Morena Piccinini segretaria confederale Cgil nazionale.
Nel pomeriggio di sabato 24 gennaio, manifestazione multietnica con partenza alle ore 15 da piazza 1° Maggio, corteo per le vie del centro storico e arrivo in piazza Grande dove alle ore 16 sono previsti testimonianze e interventi dal palco di cittadini stranieri e l’intervento conclusivo della segretaria confederale nazionale Cgil Morena Piccinini.
Prima e dopo gli interventi dal palco, concerto di musica africana, orientale e mediterranea con i gruppi Danbà e Zambramora. Aderiscono alla manifestazione le associazioni e le comunità di immigrati presenti a
Modena, l’Arci e la Casa delle Culture.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare!!!

Con la giornata del 24 gennaio, articolata in due diverse iniziative al mattino e al pomeriggio, “la Cgil di Modena – spiega Domenico D’anna responsabile Cgil confederale per l’immigrazione – intende soprattutto
richiamare l’attenzione sui recenti provvedimenti del Governo (Legge
Finanziaria e Disegno di Legge 733/08 in discussione in Parlamento) che, in nome della sicurezza e della lotta all’immigrazione clandestina, colpiscono indistintamente tutti gli immigrati, anche quelli vivono e lavorano
regolarmente nel nostro paese, riducendo i loro diritti, ostacolando il processo di integrazione verso una vera coesione sociale, senza tener in
alcun conto che si tratta spesso di uomini e donne in condizioni di ricatto, precarietà e sfruttamento”.
Le proposte avanzate vanno contro le norme internazionali sui diritti umani fondamentali e la stessa Costituzione italiana, che afferma la pari dignità sociale delle persone, senza distinzione di sesso, razza, lingua o
religione. In particolare, si vuole introdurre il reato di clandestinità, si ostacola il ricongiungimento familiare (impedendo stabilità e integrazione), si riducono le tutele di rifugiati e minori, si tagliano
risorse per i corsi düfitaliano e si istituiscono le classi differenziate, si mina il diritto alla salute lasciando a medici e sanitari la facoltà
(nella prima stesura c’era l’obbligo) di denunciare gli irregolari in cura.

“Il permesso di soggiorno a punti e la tassa su ogni rilascio/rinnovo di 200 eur (attualmente è di 72 euro) – afferma Valentina Montorsi
responsabile del Cls/Cgil – sono un balzello ingiusto e oneroso per i migranti che attendono anche più di un anno il rinnovo del permesso di
soggiorno che, quando arriva, molte volte già è scaduto. Il blocco dei flussi düfingresso dei lavoratori stranieri – continua la sindacalista –
vorrebbe dire chiudere la strada all’immigrazione regolare senza risolvere l’estesa presenza di irregolarità, lavoro nero, e violazione dei diritti
fondamentali”.
La Cgil contesta questi provvedimenti e chiede a Governo e Parlamento di rivedere le politiche di immigrazione a cominciare dalla richiesta di
sospendere per due anni la Bossi-Fini affinché gli immigrati non sopportino due volte il peso della recessione, prima con la possibile disoccupazione e poi con l’espulsione. Serve una seria ed efficace programmazione degli ingressi nel 2009 funzionale al mercato del lavoro. E’ inoltre necessaria una coraggiosa risposta ai lavoratori irregolari presenti senza permesso, dando corso a tutte le domande che abbiano i requisiti richiesti e regolarizzando chi lavora in nero, in condizione di ricattabilità e grave
sfruttamento. La Cgil chiede che siano garantiti parità di diritti, il superamento delle discriminazioni sul lavoro e nellüfaccesso a scuola, sanità e stato sociale, il diritto di voto e la riforma della cittadinanza.