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Contratti: Cgil, presidi in regione contro accordo separato

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A seguito dell’accordo separato avvenuto nella giornata di ieri sulla riforma degli assetti contrattuali in molti territori e posti di lavoro si sono registrate reazioni spontanee. A Bologna presidio davanti la nuova sede del Comune dei dipendenti del Comune di Bologna, a Piacenza presidio oggi alle 16 davanti a Confindustria di tutte le categorie compreso i pubblici dipendenti, a Ravenna ordini del giorno delle RSU dei più grandi enti tra cui Comune- AUSL – Provincia di Ravenna oltre che Comune di Cervia e Lugo, a Ferrara documento unitario FP/FIOM di tutti i delegati riuniti in un attivo, In tutti gli altri territori O.d.g. da parte delle RSU.

Tutte queste iniziative denunciano l’accordo separato ed il malessere dei lavoratori. I lavoratori pubblici verranno ulteriormente penalizzati in quanto nel testo si definisce che la base di calcolo su cui applicare il tasso d’inflazione è più bassa dell’attuale, eventuali scostamenti tra l’inflazione reale e quella applicata verranno applicati nel triennio successivo e gli eventuali aumenti contrattuali saranno legati ai vincoli di finanza pubblica.

Diventano ancora più importanti le ragioni dello sciopero generale di FP CGIL/FIOM CGIL del 13 febbraio p.v. con manifestazione nazionale a Roma.
– Per la dignità del lavoro
– Per l’unità dei lavoratori pubblici e privati
– Per l’aumento delle detrazioni fiscali e l’adeguamento automatico dell’inflazione
– Per dare continuità di lavoro per chi oggi è precario
– Per un welfare più esteso ed inclusivo
– Per una P.A. funzionante che sia per i cittadini e le imprese strumento di sostegno e legalità
– Per la salvaguardia di tutte le imprese in difficoltà anche attraverso interventi pubblici mirati al mantenimento dell’occupazione
– Contro gli accordi separati
– Contro un nuovo intervento peggiorativo sulle pensioni
– Per il diritto delle lavoratrici e lavoratori a votare sui loro contratti

In questo quadro la firma separata avvenuta ieri a Bologna tra Aris Emilia Romagna e FP CISL dopo che il 98,44% dei lavoratori, nei giorni precedenti, aveva bocciato l’accordo a seguito di referendum indetto da FP CGIL UIL FPL assume il carattere di una beffa!!!!

Fp/Cgil Emilia Romagna