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Reggio: un Mondo di Luce per i neonati prematuri, presentata oggi la RETCAM


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Si è svolta oggi all’Arcispedale Santa Maria Nuova la presentazione della nuova apparecchiatura Sistema Digitale Quadrangolare RETCAM 120 che, acquisita grazie agli sforzi congiunti di numerosi donatori, va ad aggiungersi alle dotazioni tecnologiche delle Strutture di Neonatologia e di Oculistica. Erano presenti il Direttore Generale Ivan Trenti, il Direttore Sanitario Iva Manghi, il Direttore della Struttura di Neonatologia, Cristiana Magnani, e di Oculistica Luca Cappuccini.

La RETCAM 120 è costituita da una sonda dotata di una potente telecamera (con lenti da 130°) che, poggiata sull’occhio del paziente, permette al medico di osservare su monitor i dettagli della retina. La RET CAM si rivela strumento indispensabile per la diagnosi precoce ed il trattamento tempestivo della grave retinopatia alla quale vanno incontro i neonati prematuri.
La retinopatia del prematuro (ROP) è una malattia multifattoriale che colpisce i bimbi nati prima della 37° settimana di gestazione e può portare al distacco della retina, a causa dell’arresto del processo di vascolarizzazione, con conseguente cecità. La prematurità è considerata il fattore patogenetico più importante per l’insorgenza della ROP, in quanto una bassa età gestazionale condiziona il regolare sviluppo della retina.

“Il miglioramento delle cure perinatali ha portato ad un notevole aumento della sopravvivenza dei neonati di peso inferiore ai 1000gr alla nascita. Ciò ha come conseguenza l’aumento di alcune patologie legate alla prematurità grave, tra queste la ROP Con la RETCAM e la competenza della nostra equipe oculistica” spiega Cristiana Magnani ”saremo in grado di effettuare diagnosi tempestive ed interventi efficaci sui bimbi affetti da retinopatia grave”.

Il progetto di raccolta fondi per la acquisizione della RET CAM, denominato Un Mondo di Luce, ha riscosso l’interesse di diverse associazioni per l’infanzia che, insieme a tanti privati ed al contributo decisivio della Fondazione Manodori, hanno messo insieme le risorse necessarie all’acquisto della nuova tecnologia, il cui costo è stato pari a € 137.000.
Il Direttore Generale Ivan Trenti esprime soddisfazione: “Una apparecchiatura come la RET CAM ci permette di fare lavorare al meglio le eccellenti professionalità presenti al Santa Maria Nuova. Colgo questa occasione per ringraziare e salutare Cristiana Magnani che tra una settimana, per propria scelta, lascerà l’incarico di direzione della Struttura di Neonatologia. La dottoressa Magnani rappresenta un esempio di professionista nel quale si coniugano passione, competenza e profonda umanità”.

ROP.
La vascolarizzazione retinica si sviluppa a partire dalla 16a settimana di età gestazionale, per completarsi tra la 29a e 36a settimana. Qualsiasi patologia che intervenga entro tale periodo può interrompere o sovvertire il normale processo di maturazione con conseguenze differenti a seconda della fase gestazionale. Più l’età gestazionale è bassa più il rischio è elevato: è possibile che la retina immatura dei ” neonati precoci” sia vulnerabile a tutte le varianti di stress presenti nell’ambiente extrauterino raggiunto precocemente. Il miglioramento dell’assistenza e delle tecniche rianimatorie neonatali ha portato negli ultimi anni ad una sempre maggiore sopravvivenza dei nati pretermine, anche con età gestazionale bassa.

Questo, per contro, ha portato ad un aumento dell’incidenza della ROP.

I dati statistici, infatti, rivelano che:

• nei neonati con età gestazionale tra la 29a e 32a settimana il 10% circa sviluppa ROP
• nei neonati con età gestazionale tra la 26a e 28a il 60% circa sviluppa ROP

• nei neonati con età gestazionale inferiore alla 26 settimana circa il 80% circa sviluppa
ROP.
Nei bambini nati con bassissima età gestazionale, in particolare, la malattia retinica può presentarsi con quadri clinici diversi, ad evoluzione drammatica e veloce, che si discosta dall’evoluzione classica, più graduale, degli altri gruppi.
RETCAM.
La RETCAM 120 consentirà approfondite analisi delle problematiche oculari pediatriche sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico oltre che l’invio delle immagini, riprese dalla telecamera, ad altri centri altamente specializzati, per un consulto in tempo reale
La nuova apparecchiatura, presente solo in un altro ospedale della Regione, consente di memorizzare le immagini, archiviarle e confrontarle; è possibile, inoltre, effettuare fluorangiografie per ottimizzare il trattamento chirurgico e/o parachirurgico.

La RETCAM può monitorare tutte le patologie malformative dell’occhio (coloboma al nervo ottico), le patologie ereditarie (vitreoretinopatie), il retinoblastoma ed è utile anche per il monitoraggio della crio e laserterapia, per il follow-up post-operatorio del prematuro e per i distacchi di retina primitivi e secondari.