Il primo arresto è avvenuto venerdì 16 gennaio, intorno alle ore 17. Nel corso di un servizio di vigilanza nella zona dei Giardini pubblici, agenti della Municipale in borghese hanno notato due giovani aggirarsi e confabulare in modo sospetto.
Durante la conversazione, uno dei due ha estratto da un taschino un pezzo di materiale solido – risultato poi essere hascisc – e lo ha consegnato all’altro in cambio di una banconota da 20 euro. Poi ha nascosto altra sostanza stupefacente all’interno di un fazzoletto di carta e l’ha nascosta in un cumulo di neve vicino a una panchina.
Bloccato il giovane, gli agenti hanno verificato che nell’involucro vi erano sei barrette di hascisc.
Lo spacciatore – R.Z. di 24 anni, nazionalità tunisina, già residente a Reggio, ma al momento senza fissa dimora e con permesso di soggiorno scaduto lo scorso ottobre – è stato tratto in arresto per cessione di sostanza stupefacente (l’acquirente non è stato identificato) e detenzione illegale di sostanza stupefacente, ovvero hascisc nella quantità di 8,536 grammi.
Il secondo arresto si è verificato invece nel pomeriggio di ieri, intorno alle 16.30, ai Giardini pubblici, in prossimità dei bagni dietro al teatro Valli. La pattuglia in borghese della Polizia municipale ha notato, seduto su una panchina, un ragazzo che richiamava l’attenzione dei passanti più giovani. A uno di questi, che si era avvicinato, il ragazzo ha consegnato un involucro argentato, estratto da un pacchetto di sigarette, in cambio dieci euro.
Lo spacciatore – poi identificato come S.M., 26 anni, di nazionalità tunisina, senza fissa dimora e senza attività lavorativa – è stato bloccato e il pacchetto di sigarette, lasciato a terra, è stato recuperato: all’interno gli agenti hanno trovato nove barrette di hascisc, del peso complessivo di 8,76 grammi. Raggiunto, anche il giovane acquirente ha consegnato la barretta di hascisc appena acquistata.
A carico di S.M., privo di documenti idonei a una identificazione certa, è risultato sia un decreto di espulsione emesso dal prefetto sia un ordine del questore di Reggio Emilia, entrambi notificati il 7 novembre 2008, disposizioni a cui il 26enne non aveva ottemperato.
