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Bologna: a Urbania la rivoluzione di Jeremy Rifkin


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Dai nuovi poveri dei sobborghi newyorkesi, costretti ad abbandonare le loro abitazioni per effetto della crisi finanziaria, alla rivoluzione energetica teorizzata dal guru dell’ecologia mondiale Jeremy Rifkin nella Carta per l’architettura del prossimo millennio. Sabato 31 gennaio, la giornata conclusiva di Urbania, il festival internazionale di urbanistica in corso alla Sala Borsa a Bologna (piazza Nettuno 3, ingresso gratuito), è dedicata alla crisi finanziaria e immobiliare e alla questione energetica e ambientale.


La giornata si apre alle ore 10.00 all’Atelier dell’Urban Center con un incontro dal titolo “Emergenze contemporanee e nuova domanda di urbanistica” introdotto dal vicepresidente della Provincia di Bologna Giacomo Venturi e moderato dal docente di Urbanistica dell’Università Federico II di Napoli Fabrizio Mangoni. All’appuntamento, dedicato alle nuove esigenze per la progettazione di spazi urbani, partecipano il direttore della rivista Abitare e docente del Politecnico di Milano Stefano Boeri, il presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Federico Oliva e il presidente onorario Giuseppe Campos Venuti. Insieme a loro Francesco Indovina, docente di Analisi dei sistemi urbani e territoriali presso l’Istituto Universitario di Architettura Iuav di Venezia.
L’Auditorium Enzo Biagi ospita invece “Epicentro Bologna”, il punto sull’arte sotto le Due Torri con l’intervista di Hans Ulrich Obrist, attuale co-direttore della Serpentine Gallery di Londra e curatore di mostre in tutto il mondo, ai protagonisti della produzione artistica bolognese: il direttore del Mambo Gianfranco Maraniello e l’artista visiva Trisha Donnelly, che proprio al museo di arte moderna di Bologna inaugurerà una mostra personale il 21 febbraio. L’appuntamento è per le ore 10.00.
La crisi dell’abitare e i suoi effetti sulla società statunitense sono al centro di “La casa che svanisce: la crisi immobiliare negli Usa”, in programma alle ore 15.00 all’Atelier dell’Urban Center. Negli Stati Uniti sempre più famiglie della middle class si vedono costrette a lasciare le loro abitazioni gravate da mutui troppo onerosi. Mentre aumenta il numero dei senzatetto, interi quartieri vengono abbandonati al degrado. Joseph Grima, direttore della galleria Storefront for Art and Architecture di New York, presenterà in anteprima i risultati di una ricerca in corso sugli effetti della crisi immobiliare nei sobborghi di New York, dove ha documentato con fotografie il mutamento del panorama urbano. L’indagine sarà commentata dal docente di Urbanistica alla Cornell University di New York Rolf Pendall.
Risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili sono invece al centro di “Energetic city”, alle ore 16.30 all’Auditorium Enzo Biagi. Due architetti noti per la loro sensibilità ambientale, il danese Bjarke Ingels e lo spagnolo Enric Ruiz-Geli, presenteranno e discuteranno insieme i loro progetti più innovativi in tema di bioarchitettura e risparmio di energia: dai palazzi interamente ciclabili agli edifici ricoperti di cuscini d’aria.
Dopo l’aperitivo di Urbania, alle ore 20.00 alla piazza Coperta, sarà la volta dell’evento conclusivo del festival internazionale di urbanistica con Jeremy Rifkin, il guru mondiale dell’ecologia. Rifkin, che in giornata riceverà un riconoscimento ufficiale da parte della Provincia di Bologna per il suo “prezioso lavoro per un futuro migliore”, alle ore 21.00 all’Auditorium Enzo Biagi terrà una lezione magistrale sulla “Terza rivoluzione”: una radicale trasformazione dei processi economici e industriali per un uso equo e sostenibile dell’energia, che passa anche attraverso una nuova progettazione degli edifici, concepiti non più come consumatori ma come produttori di energia. Insieme a Rifkin, autore della recente Carta per l’architettura del prossimo millennio presentata nel settembre 2008 all’undicesima Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, ci saranno gli architetti Bjarke Ingels e Enric Ruiz-Geli e il redattore di Abitare Gianluigi Ricuperati.

Durante la giornata, Urbania sarà anche letteratura: alle ore 12.00, all’Atelier dell’Urban Center, i due scrittori pluripremiati Luca Doninelli e Antonio Scurati si incontrano per l’ultimo dei faccia a faccia letterari del ciclo “Scritture e spazi in conversazione”. L’appuntamento, dedicato a “Città e cattedrali”, esplora la simbologia legata ai luoghi attraverso cui vive e viene raccontata la città.
Appuntamento poi alle ore 13.30 all’Atelier dell’Urban Center per “Reading Crisis”, la presentazione dello speciale che la rivista Abitare dedica a Urbania. All’incontro, coordinato dalla giornalista Lucia Tozzi, partecipano Paola Nicolin, Giovanni Caudo e Alessandro Pasquarelli. Introduce il direttore di Abitare Stefano Boeri.
Sabato 31 gennaio si conclude infine il ciclo di visite guidate alla scoperta di una Bologna “inedita”. L’ultimo tour in programma è dedicato alle “visuali riflesse” della città, vista da due eccezionali punti di osservazione: la torre della Specola a Palazzo Poggi e il Belvedere di San Michele in Bosco.

Per informazioni: sito Urbania Festivale-mail.